A4 è il tratto di autostrada in cui il furbone che trasportata alcuni membri dell’Associazione ‘Centro21’ è rimasto coinvolto in un grave incidente. Nel tardo pomeriggio di ieri anche la giovane 36enne Romina Bannini non è riuscita a sopravvivere all’interno dell’Ospedale di Treviso.
Le condizioni di salute subito dopo la strage si erano rivelate molto critiche ma dopo ore di speranza e preghiere, è arrivata la triste notizia. Nessun superstite dell’incidente avvenuto sul tratto A4 che ha strappato la vita a ben sette persone della cooperativa.
La tragica notizia della sua morte è stata diramata nel pomeriggio di ieri, domenica 9 ottobre. La donna che di mestiere faceva l’educatrice aveva solamente 36 anni quando, seduta all’ultima fila del furbone, è rimasta coinvolta nello schianto.
Subito dopo l’incidente la Bannini era stata trasportata d’urgenza nell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso in condizioni gravi. Fino all’ultimo la sua famiglia, gli amici e tutta a comunità hanno pregato in un miglioramento che purtroppo, non c’è stato.
A4, morta Romina l’unica sopravvissuta: donati i suoi organi

La famiglia subito dopo aver appreso la scomparsa di Romina, ha deciso di acconsentire alla donazione degli organi. La 36enne aveva frequentato la facoltà di educatori sociali a Rimini conquistando il cuore di tutta l’Associazione ‘Centro21’.
L’intera comunità infatti, conosceva la grande dolcezza, la genuinità ma soprattutto l’altruismo di Romina Bannini. All’interno della cooperativa lei svolgeva il ruolo di coordinatrice dell’area educativa, dimostrandosi sempre buona con tutti.
Negli scorsi giorni mentre Romina lottava tra la vita e la morte, le sue amiche l’hanno descritta come una ragazza dal cuore d’oro. Quest’ultime proprio come riporta Il Resto del Carlino, hanno affermato: “solare, piena di energia, che incarna perfettamente il concetto di gioia”.
“Disponibile con tutti, sempre pronta a spendersi per il prossimo: frasi che possono sembrare retoriche, ma che nel caso di Romina sono tutt’altro che un luogo comune, come confermato da tutti quelli che la conoscono”.
“Ha sempre sacrificato volentieri i suoi weekend in compagnie delle amiche per trascorrere del tempo insieme ai ragazzi con sindrome di Down. Quando li vede esibirsi a teatro o in un musical, le si illuminano letteralmente gli occhi. Insieme a Massimo Pironi, formava un duo indissolubile, sempre in prima linea nelle diverse attività portate avanti dal Centro” avevano terminato le amiche di Romina.
Purtroppo però, nonostante le centinaia di preghiere e le speranze da parte della famiglia, della comunità e di tutti gli amici, la giovane Romina non è riuscita a salvarsi.