Jeni Stepien è stata accompagnata all’altare dall’uomo con il cuore di suo padre. Tutte noi, da ragazzine, abbiamo sempre sognato di sposarci in Chiesa, magari essere accompagnate dal nostro amato papà.
Fin da bambine, abbiamo immaginato quel giorno. Lo strascico bianco, la chiesa, suggellare l’amore per il nostro amato. Jeni, però, non poteva realizzare questo sogno, nonostante ci sperasse sin da piccola.
Il padre, infatti, di Jeni morì in una rapina a Pittsburgh. La brutta vicenda era accaduta circa dieci anni fa. E da allora per Jeni si era aperto un vuoto nel cuore, un vuoto incolmabile fino all’arrivo di Arthur Tom Thomas.
Nel 2006, infatti, ad Arthur Tom Thomas aveva ricevuto il cuore dal padre di Jeni; la famiglia aveva donato il consenso alla donazione degli organi. Il padre di Jeni, Michael, era un donatore e questa scelta si è ripercossa nel futuro della figlia.
Accompagnata all’altare dall’uomo che ha il cuore del padre

Lo scorso venerdì, però, l’uomo con il cuore del padre di Jeni, Tom, ha avuto l’onore di potere accompagnare la ragazza. Ha deciso di portarla all’altare; lei ha posato una mano sul suo petto. Era il battito del papà.
“È stato così emozionante”, queste sono state le parole della giovane al Washington Post. “Ho potuto sentire il battito del cuore. È stato un momento molto forte”.
Prima della giornata di venerdì, ovvero delle nozze, Jeni non aveva mai incontrato l’uomo. Gli aveva però scritto una lettera, rintracciandolo: “C’è qualche chance che tu possa accompagnarmi all’altare?” gli aveva scritto.
Tom, ovviamente, ha risposto subito alla lettera. “Vivo la mia vita grazie a Michael, il padre di Jeni, che non è più con la sua famiglia. Per me era molto importante farle questo piccolo dono”.
Ovviamente, Tom non si è tirato indietro neppure nel momento del primo ballo. A quel punto, le ha regalato un primo ballo con il suo papà: “Così il mio sogno è diventato realtà”, ha detto la ragazza.