Mi scrive dall’aldilà, racconta. L’attrice Marina Giulia Cavalli ricorda la figlia, morta di leucemia a soli 21 anni. La sua preghiera, il suo toccante racconto è per noi fonte di speranza. Intervistata di recente, la Cavalli ha parlato di quanto possano essere difficili le festività del Natale, soprattutto dopo una perdita così grande.
L’assenza della figlia è per lei la più grande delle ferite, che non si rimarginerà mai. Tuttavia, la Cavalli ammette che “sente” la figlia e che le scrive dall’aldilà. Per chi ha perduto un amore così grande, il Natale rappresenta una sfida. I ricordi, le cene, i doni… tutto cambia per sempre.
Marina Giulia, però, non si è persa d’animo e ammette che la figlia è sempre con lei, in ogni momento e che è riuscita a mettersi in contatto grazie alla preghiera.
“Sento la sua voce con il registratore“, dice. “Ogni volta che chiedo un segno della sua presenza, lei me lo dà. La gente pensa che io sia strana o che stia impazzendo, ma so che è così.”
Molte persone, dunque, considerano le sue parole avventate. Ma noi sappiamo che il dolore di una madre può spezzare il cuore per sempre.
Questo ovviamente consola l’attrice, che cerca di vedere il buono in ogni giorno e che si lascia andare anche in un racconto su come è stato combattere la leucemia.
L’attrice parla: mia figlia mi scrive dall’aldilà
La malattia ha prosciugato la linfa vitale di Arianna. Aveva solo 21 anni quando la morte l’ha colta: una giovane vita spezzata troppo presto, ingiustamente.
Oggi, Marina Giulia Cavalli sa che la potenza di Dio è grande, in chi la vuole riconoscere e chi la vuole vedere. Più volte, anzi, lei si è rivolta proprio a Dio. Durante la malattia della figlia, ha chiesto a Dio di prendere lei in cambio, perché lei aveva già vissuto mentre la figlia aveva tutto ancora da vivere.
Lei, però, si dice serena, perché ha scoperto il mistero di cosa c’è dopo la morte. Racconta che Arianna è serena, che è felice e che vive in un posto meraviglioso, tra i canti degli angeli.
Non c’è cattiveria, dopo, non c’è inferno per le anime candide. Alla fine, ha anche ritrovato la figlia, dopo averla perduta, ed è questo il dono più grande che le abbia mai fatto Dio. Voi che avete perso un caro, rifugiatevi nella preghiera… perché il mistero della fede è nei cuori dei più puri.