La modella Alena Seredova è risultata positiva al Covid-19 nelle settimane scorse. Una notizia inaspettata per la showgirl che non si aspettava di aver contratto il virus nonostante sia sempre stata attenta.
La quarantena ha così obbligato Alena a stare lontano dalla sua famiglia rimanendo in isolamento per diversi giorni fino a quando, anche il secondo tampone è risultato ancora una volta positivo.
Un grandissimo colpo per Seredova che ancora una volta non si aspettava di essere positiva e quindi di non poter riabbracciare i suoi figli. La grande mancanza infatti, è principalmente nei confronti dell’ultima arrivata in casa, Vivienne Charlotte. La piccola è nata dalla relazione con il manager nonché fidanzato Alessandro Nasi.
Alena Seredova positiva al Covid-19 sente la mancanza di sua figlia
È stata la stessa ex dirigente sportiva a rassicurare i propri fan spiegando di sentirsi molto meglio rispetto ai giorni scorsi. La sua grande mancanza nei confronti soprattutto della sua ultima figlia non riesce a darle pace. Il tampone ancora una volta positivo, ha così costretto Alena a rimanere in isolamento senza poter riabbracciare nessuno.
Alena Seredova nonostante sia risultata positiva, non riesce ancora a capire come si sia potuta contagiare. Lei stessa afferma che: “Non so come è successo, tutti quelli della famiglia sono risultati negativi. Un po’ di tempo fa abbiamo traslocato, probabilmente me l’ha passato qualcuno”.
La showgirl sente cose la grandissima mancanza soprattutto di sua figlia Vivienne Charlotte che, a differenza degli altri due figli non può vedere. David Lee e Louis Thomas, i figli avuti insieme a Gigi Buffon, possono vedere Alena tramite un vetro così da tenerle compagnia anche solo con un grande sorriso.
Così Alena Seredova positiva al Covid afferma: “Sono passati 15 giorni e non vedo l’ora di abbracciarla. Penso che per lei sia più facile che per me, che non ha la cognizione del tempo, ma avevo già smesso di allattare prima perché non avevo abbastanza latte. La piccolina è stata anche già svezzata, quindi alla fine è andata liscia. Per lo svezzamento mi sono confrontata sia con il mio pediatra di Praga che con quello italiano”