Ad Alessandria un giovane agente dei Carabinieri si è dimostrato un grandissimo eroe nel salvare una ragazza stanca di questo mondo. La notizia accaduta nella giornata di ieri in pochissime ore ha fatto il giro d’Italia dimostrando come, le parole, l’empatia e la gentilezza possano salvare le persone nei momenti più difficili.
Il tutto è iniziato attraverso una segnalazione ricevuto da parte di una donna che implorava aiuto ai Carabinieri. È stata proprio lei a lanciare l’allarme spiegando cosa, da li a pochi minuti, sarebbe accaduto alla propria figlia.
Momenti di grande paura quelli vissuti dalla mamma che ha chiesto disperato aiuto per non perdere la propria bambina. Quest’ultima stando alla ricostruzione della Procura avrebbe ricevuto una videochiamata da parte della ragazza che si trovava in equilibrio sul ponte di Meier ad Alessandria.
Il grande malessere della giovane stava per provocare una tragedia fino a quando, in modo del tutto tempestivo sono arrivati sul posto i Carabinieri del Nucleo Radiomobile. Uno degli agenti, con dolcezza ma soprattutto con grande delicatezza ha cercato di prendere la situazione in mano trasformandosi nell’eroe del giorno.
Alessandria, agente salva la vita ad una ragazza sul ponte

Uno dei Carabinieri senza esitare nemmeno un secondo si è avvicinato alla ragazza scavalcando la balaustra fino a sedersi accanto a lei. È proprio davanti alla negazione della giovane e alle sue tristi parole che quest’ultimo ha cercato con parole dolci e rassicuranti di prendere in mano la situazione.
Lentamente è riuscito ad arrivare sempre più vicino a lei cercando di creare un dialogo che potesse aiutarla a ragionare e a tornare sui suoi passi. Un lungo momento di chiacchiere e di parole che dopo tanta paura per fortuna ha portato al rientro della situazione.
I due infatti, sono riusciti ad allontanarsi dal ponte e la ragazza è stata subito affidata al personale sanitario intervenuto sul posto. Quest’ultima è stata accompagnata all’Ospedale di Alessandria dove ha potuto riabbracciare la propria mamma.
Il Carabiniere poco dopo ha rilasciato delle affermazioni direttamente a Il Messaggero spiegando, come è riuscito nel suo intento. “È stata la mezzora più lunga della mia vita. Stava ascoltando una canzone sul cellulare usando gli auricolari, mi sono avvicinato, le ho chiesto il permesso di sedermi accanto a lei e mi sono fatto dire il titolo”.
“Abbiamo iniziato a parlare di musica rock, lei ha cominciato ad avere fiducia in me. Poco per volta mi ha lasciato avvicinare, mi ha detto delle sue paure, dei problemi che temeva di non essere capace di affrontare. E io ho cercato di farle capire che avere debolezze è umano, che anche io ho delle fragilità, che conoscevo il suo stato d’animo. Ci siamo confidati a vicenda” termina l’agente.