Pesaro è la città che ha fatto da scenario ad una terribile tragedia che ha scosso tutta la popolazione, ovvero la scomparsa di Alice Fraternali. La protagonista di questa straziante storia è una giovanissima ragazza con il sogno di poter aiutare chi ne ha la necessità.
Questa sua voglia di voler aiutare chi soffriva era così grande da averla tatuata sul braccio: “Questo è un bel giorno per salvare una vita”. Ma non sempre i sogni si possono realizzare, soprattutto quando il destino decide di dover strappare la vita, a chi le vuole salvare.
Il nome della protagonista di questa storia straziante è Alice, una giovanissima ragazza di soli 20 anni. Quella giovanissima ragazza con il sogno di vestire quel camice da infermiera per poter aiutare a salvare più vite possibili. Senza che però nessuno sia riuscito a salvare la sua.
Alice Fraternali morta per un tumore a 19 anni: sognava di fare l’infermiera e aiutare chi soffre

Alice aveva il sogno di diventare infermiera, così da poter aiutare chiunque avesse vicino e chi soffriva. Questo suo sogno lo aveva inciso sul braccio, racchiuso nella scritta: “Questo è un bel giorno per salvare una vita”.
Ma le prossime giornate non saranno solari, vivaci e allegre come lo era Alice. Questo perché da 2 giorni, ogni giorno in più che passa deve fare un patto con il dolore dovuto ad una grande ed importante perdita. Quella della giovane con il sogno di salvare le vite.
Alice Fraternali è il suo nome, con ancora i vent’anni da compiere, si è spenta per sempre. La sofferenza che avvolge Pesaro e la famiglia della ragazza è immensa, come lo strazio di Borgo Santa Maria. Ciò che le ha strappato la vita è stato quel “brutto male” di cui molti hanno paura a nominare.
Il nome però ce l’ha, ed è melanoma. Quest’ultimo l’aveva colpita già da qualche anno, e fra speranze e cadute, una di queste è proprio quella che non le ha permesso di rialzarsi. Il parroco di Borgo, don Giorgio Paolini ha voluto parlare della giovane.
“Alice era una persona speciale, dolce e generosa mi vengono in mente tante cose di lei. Una persona determinata: voleva fare l’infermiera proprio per aiutare i meno fortunati, chi stava male ed era sofferente”. Quest’ultimo si prenderà anche la responsabilità di officiare la messa d’addio ad Alice.
Nella serata del 25 agosto si è tenuto il rosario, presso il Parco dei Tigli di Borgo Santa Maria. Mentre il 26 agosto alle 10.30 si sono tenute le esequie. Alice si era diplomata l’anno scorso, e successivamente si era iscritta presso l’Università Politecnica di Ancona scegliendo Scienze Infermieristiche.
Era anche una ragazza molto devota, che si divideva tra gli studi e le attività parrocchiali. Don Giorgio, ha poi voluto raccontare ancora: “Aveva la passione per l’unità e il gruppo aveva frequentato anche una scuola di formazione per campi scuola e oratori e gruppi proprio per essere utile agli altri e alla parrocchia”.
“La sua, di Borgo, ma anche altre. Di fronte alle difficoltà non si arrendeva. La sua vita era quella di una ragazza di oggi. Usciva con i suoi coetanei e in tutto quello che le succedeva vedeva il lato positivo”. In moltissimi hanno mostrato vicinanza alla famiglia di Alice Fraternali: il padre Claudio, la madre Natascia e la sorellina Emma.