Secondo il meteo della settimana, ci saranno molte instabilità che saranno le protagoniste del ponte della festa dei morti con la loro relativa allerta. Questo ciclone spaccherà in due il nostro paese, causando l’allerta meteo che in alcune regioni, è già stata lanciata.
Inoltre, in alcune di queste regioni, precisamente Liguria e Toscana, le scuole saranno chiuse. Mentre, nelle zone del sud ci sarà la presenza di un anticiclone con temperature che arriveranno fino a 30 gradi in Sicilia.
Ciò che accomunerà tutte le regioni, sarà il forte vento di scirocco che sarà richiamato proprio dalle perturbazioni. I comuni che si trovano obbligati a far scattare l’allarme, chiudendo le scuole sono La Spezia, Follonica, Savona, Viareggio, Carrara, Arenzano.
Allerta meteo arancione e rossa: Piogge e frane, scuole chiuse in alcune Regioni

Nelle regioni del nord ci saranno forti piogge con il rischio di nubifragi. Molti comuni della Toscana e della Liguria sono obbligati a chiudere le scuole facendo scattare l’allarme per il rischio idrogeologico.
Nella città di Milano, dalla mezzanotte di ieri è stata diramata dal Centro di Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia, l’allerta gialla per rischio idrogeologico. Inoltre, la Protezione Civile sarà attiva per il monitoraggio dei livelli dei fiumi.
Nelle regioni del centro Italia ci saranno piogge intense e temporali, soprattutto sull’alta Toscana e sull’alto Lazio. Sulle altre regioni il meteo sarà maggiormente stabile con temperature stabili tra 20 e 25 gradi.
Infine, nelle zone del Sud, il cielo sereno verrà offuscato dal passaggio di velature. La Sardegna sarà invece investita da piogge, nonostante le temperature subiranno un ulteriore rialzo causando afosità.
Le parole degli esperti sul maltempo
Riguardo il meteo in Europa, il 3bMeteo ha scritto che: “Nel corso delle prossime ore un vortice di bassa pressione presente sull’Irlanda si sbilancerà verso il comparto iberico e le correnti sull’Italia rinforzeranno dai quadranti meridionali”.
“Venti di scirocco che precederanno l’arrivo di un’intensa perturbazione atlantica che inizierà a portare le prime forti piogge sul Mar Ligure e l’alto Tirreno già da domenica sera. Saranno tutti temporali, nutriti dalla forte umidità dell’aria e dalle temperature ancora molto miti”.
“Poi entrerà in azione il fronte vero e proprio che scorrerà sulle regioni settentrionali e parte del Centro nel corso della prossima notte e nell’arco della giornata di lunedì. Gli accumuli totali previsti dai modelli matematici sono notevoli”.
Gli esperti proseguono affermando: “Entro la mezzanotte di lunedì potrebbero cadere oltre 150/200mm di pioggia tra Liguria orientale e alta Toscana. Quantitativi simili o persino più elevati fino a 200/250mm su medio alto Veneto, basso Trentino e alto Friuli”.
“Oltre 100/150mm sull’Emilia occidentale e sulla Lombardia sudorientale. Sono valori di riferimento importanti la cui soglia massima non può essere trascurata. Il rischio maggiore sarà per i bacini idrografici della Liguria orientale, dell’Emilia occidentale, del Veneto e del Friuli che riceveranno quantitativi ingenti e diffusi di acqua con il rischio che i corsi d’acqua possano salire oltre il livello di guardia o superarlo esondando localmente”.
“L’altro aspetto importante sarà costituito dalla forte ventilazione di scirocco che interesserà un po’ tutta l’Italia con possibilità di mareggiate e acqua alta sulla Laguna di Venezia. Un picco di 120/125cm è previsto intorno alla metà della mattinata di lunedì ma condizioni di marea elevata potranno ripetersi anche la sera di lunedì e la mattina di martedì”.
“Sul resto della Penisola il tempo avrà caratteristiche diametralmente opposte, salvo che per il vento che sarà comune a tutti. Il cielo sarà solcato solo da nuvolosità medio alta con sole prevalente sulle regioni meridionali peninsulari e la Sicilia. Di rilievo sarà l’aspetto termico che vedrà una nuova impennata dei termometri sulle regioni del Sud e parte del Centro con la possibilità che su alcune zone si possano avere massime di 28/30°C. Tra queste l’entroterra adriatico, il nord della Sicilia e la Sardegna” terminano gli esperti.