La lotta contro la bulimia per Ambra Angiolini ha segnato un periodo della sua vita davvero buio che in questi mesi, ha deciso finalmente di raccontare e descrivere. Momenti davvero brutti nel passato dell’attrice che si è portata dentro fino a quando, ha deciso di metterlo su carta creando un suo libro dal titolo “InFame”.
Un libro in cui Ambra Angiolini ha voluto racchiudere la sua battaglia contro la bulimia cercando, con le sue pagine a poter aiutare e sostenere le persone che, stanno affrontando la sua stessa lotta. Ora che l’attrice è uscita allo scoperto, sono tantissime le persone che la stanno apprezzando per la grande donna che si sta dimostrando.
All’interno del programma televisivo Le Iene, Ambra durante la giornata di ieri ha deciso di raccontarsi a cuore aperto. Ha così scelto di condividere ancora una volta con i suoi fan e con i telespettatori, il periodo scuro che ha vissuto. Un modo per “esorcizzare” definitivamente la sua grande vittoria contro la bulimia.
Ambra Angiolini e la bulimia: la sua battaglia e la grande vittoria
L’attrice ha voluto raccontare la sua lotta contro la bulimia e la sua voglia di rinascita. Ambra Angiolini ha affermato che: “Con la bulimia ci si deforma. Mi dicevano “rifattona”, ma in realtà non ero rifatta. Ero piena di succhi gastrici impazziti. Che differenza c’è tra bulimia e anoressia? In una direzione si mangia tantissimo e poi si cerca di procurarsi il vomito. Nell’altra si smette di avere a che fare con il nutrimento”.
Parole dure ma che l’autrice ha voluto raccontare, ripercorrendo alcune tappe dei suoi 15 anni in cui, soffriva di bulimia. Così Ambra Angiolini ha spiegato: “Avevo preso spunto da un film, aveva a che fare con questa modella che mangiava nervosamente delle cose e poi inspiegabilmente andava dritta in bagno e vomitata”.
Ambra ha voluto così ricordare proprio il giorno in cui ha cominciato: “Io me la sono ricordata quando la mia testa ha avuto bisogno di un modo per cominciare. Non c’entra niente la bellezza, poi qualcuno ha deciso che era la malattia di chi voleva essere magra”. La scrittrice ha concluso spiegando quando ha capito di aver bisogno di aiuto: “Quando ho capito che il mio unico specchio era l’acquetta del water”.