La storia di Amelie morta a soli 11 anni racconta il coraggio di una bambina nell’affrontare fino alla fine una malattia che purtroppo ha avuto la meglio su di lei. La piccola amava profondamente la danza con il quale ha cercato di aggrapparsi fino al triste giorno della sua scomparsa.
Un dolore grandissimo quello che stanno affrontando i due genitori Gianni e Katherina che, fino all’ultimo l’hanno accompagnata a scoprire il mondo che la circondava. Amelie è morta a seguito di un tumore al cervello scoperto quando aveva solamente 5 anni e che, l’ha resa totalmente cieca.
Questo però, non l’ha mai fermata dal ballare e dal portare avanti la sua passione per la danza che immagina nella sua testa come un vero e proprio sogno. A distanza di giorni dalla sua scomparsa però, dopo un breve silenzio i genitori hanno voluto rilasciare un fiume in piena di parole che, raccontano la vita di Amelie e il suo grande cuore.
Amelie morta a 11 anni per un tumore al cervello: il ricordo della mamma e del papà

La giovane 11enne fino alla fine ha cercato di combattere contro il brutto male che purtroppo la portata via troppo presto. A ricordare il suo grandissimo cuore, la sua generosità e il suo sorriso sempre illuminato sono i genitori della piccola che di recente hanno rilasciato una lunga intervista a Il Giorno.
Quest’ultimi hanno affermato: “A tre anni parlava due lingue, sapeva scrivere e invece delle favole con il papà leggeva Focus. frequentava un corso di danza e andava sui pattini. Fin dalla più tenera età è stata affascinata dal mondo, dalla scienza, dalla natura, dalle arti e dalla geografia”.
“Per fortuna, prima che perdesse la vista all’età di cinque anni, ha avuto modo di vedere tanti diversi panorami. Il mare, la montagna, la collina, i borghi e le città europee. A distanza di tanto tempo la sua incredibile memoria fotografica era in grado di ricordare quei luoghi nei dettagli”.
Mamma Katharina racconta così i primi sintomi della malattia: “Stavamo tornando da una vacanza dai miei genitori in Germania. Amelie ha detto che non riusciva a vedere bene. L’abbiamo portata al pronto soccorso il primo gennaio, gli esami hanno rivelato la presenza di un tumore che premeva sul nervo ottico”.
“Nel giro di pochi giorni Amelie ha perso completamente la vista. Per tre mesi è rimasta in ospedale, sottoposta a radio e chemioterapia. Io le sono stata accanto giorno e notte. Gianni ci raggiungeva appena poteva”.
Questo però non ha mai fermato le passioni di Amelie che ha imparato a leggere in braille e ha partecipato a spettacoli di danza. Il suo coraggio è stato d’ispirazione anche per gli altri bambini che hanno portato avanti le loro paure decidendo di parlarne con le maestre proprio come fede lei.
Papà Gianni e Katharina hanno poi terminato: “Mescolato al grande dolore sentiamo anche un po’ di sollievo. In questi 6 anni e mezzo di percorso oncologico ci sono stati anche tanti momenti terribili. Ci sostiene il pensiero che per quanto breve, la sua vita è stata piena, ricca, intensa e anche felice. E dobbiamo ringraziare dal profondo del cuore tutte le persone meravigliose che sono state al nostro fianco in questa impresa”.