Andrea ha perso la vita a soli 6 anni durante quella che doveva essere una bellissima vacanza in famiglia a Sharm El Sheikh. Il piccolo ha accusato dei forti dolori insieme a suo padre e a sua madre a causa di un’intossicazione alimentare.
I genitori e poi la salma del piccolo, nei giorni scorsi sono finalmente tornati in Italia riabbracciando i famigliari distrutti dall’inaspettata tragedia. Nella giornata di ieri però, all’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, si è svolta l’autopsia che avrebbe dovuto portare alla luce le cause del decesso.
La famiglia del piccolo Andrea chiede giustizia e aspetta con impazienza di scoprire il motivo per il quale il bimbo ha perso la vita. I medici fin da subito hanno prelevato diversi campioni dagli organi del piccolo per svolgere tutti gli accertamenti del caso e risalire al vero motivo della sua morte.
Andrea, bimbo morto a Sharm: l’autopsia non chiarisce il decesso
A Sharm El Sheikh il bambino ha fin da subito accusato vomito e spossatezza per poi perdere la vita due giorni dopo. In attesa dei dati di laboratorio, anche la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo dopo l’esposto che la famiglia ha presentato nei confronti nell’hotel in cui è avvenuta la tragedia.
Inaspettatamente l’autopsia in un primo momento non è riuscita a chiarire il motivo per il quale il piccolo Andrea ha perso la vita.
Nella giornata di ieri il Pm titolare dell’indagine, ha scelto e deciso i propri consulenti tecnici. La famiglia ha designato il professor Paolo Procaccianti nonché primario del servizio di Medicina legale del Policlinico.
Mentre si aspetta con impazienza la verità in merito alla morte di Andrea, nei giorni scorsi è stato svolto il funerale del piccolo tra il dolore dei genitori e la tristezza dell’intera Italia. Delle esequie che hanno commosso migliaia di persone tra rose bianche e palloncini lasciati volare in cielo.
A salutare per l’ultima volta suo figlio era presente anche il papà Antonio Mirabile, uscito dall’Ospedale di Palermo dopo il miglioramento della sua condizione di salute. I dottori però, durante la sua permanenza all’interno della struttura, hanno potuto constatare come, quest’ultimo, abbia avuto dei problemi renali.
“Gli abbiamo diagnosticato una insufficienza renale e una infezione alle vie urinarie” spiegano i dottori che, potrebbe aprire una nuova pista verso la Procura di Palermo. Quest’ultima diagnosi infatti, potrebbe far pensare a più di una semplice intossicazione alimentare oppure ad una semplice intossicazione presa nell’ambiente o a contatto da contatto. Inoltre i medici hanno ipotizzato che tale infezione sia provocato dal contatto con degli asciugamani non propri.