La scomparsa di Angela Celentano continua a rimanere un mistero che attanaglia l’intera Italia ormai da 27 lunghi anni. Nonostante della piccola, ormai diventata donna, non ci siano mai state novità o segnalazioni che potessero portare a qualcosa di concreto, nessuno smette di sperare.
Tra i primi ad essere convinti che la ragazza sia ancora viva sono proprio suoi genitori. Maria Staiano e Catello Celentano non hanno mai smesso di attendere il suo ritorno. Entrambi nella giornata di ieri hanno rilasciato una lunga e commovente intervista a Verissimo, programma condotto da Silvia Toffanin.
I genitori al centro del salotto più discusso del weekend hanno così spiegato come sta procedendo la loro vita senza Angela. La speranza è ancora fortemente viva dentro di loro e non avranno pace fino a quando, non potranno riabbracciarla.
A commuovere tutto il pubblico a casa, sono state le parole di Anna nonché mamma della donna scomparsa a distanza di 27 anni quando era una bambina. Le loro parole sono state davvero secce e decise tanto a segnare il cuore dei tantissimi telespettatori presenti.
Angela Celentano, il dolore dei genitori: “Ogni anno le compriamo un regalo di compleanno”

La signora Anna ha così spiegato a Silvia Toffanin: “Sono stati 27 anni non semplici. Ci accorgiamo che il tempo passa e questi anni sono stati molto duri per noi. La pista venezuelana è stata una mazzata, ogni volta ci crediamo sempre, quando ci sono più cose che ci fanno sperare, ci aggrappiamo”.
La mamma di Angela prosegue spiegando: “Non c’è giorno che smettiamo di pensarla. lei è scomparsa solo fisicamente, ma in questi anni c’è sempre stata in casa, nei nostri sogni e progetti. È stata una bambina molto vivace, aveva proprio il pepe, ma trasmetteva allegria, gioia e voglia di vivere”.
A ricordare la scomparsa dell’allora bambina, è anche sua sorella più grande: “La piccolina non ricorda nulla, ma la sorella più grande si. Loro stavano con degli zii all’inizio, poi siamo tornati a casa e mia figlia grande non mi chiese nulla perché penso che avesse capito che le era successo qualcosa”.
Quest’ultimi hanno poi terminato spiegando i momenti di grande sconforto: “Ci sono stati dei momenti di crollo. Ma ogni volta ci sono stati vicini tutti. La cosa più difficile era quando rimanevamo da soli, ma ci siamo fatti forza a vicenda, con la speranza nel cuore che prima o poi la ritroviamo”.
“Abbiamo la certezza dentro che prima o poi la riabbracciamo, probabilmente ora che è donna sarà lei stessa a riconoscersi e a cercarsi, per questo non smettiamo di cercarla, perché possa riconoscersi lei stessa”.
“Festeggiamo il suo compleanno l’11 giugno ogni anno con dei regalini. Abbiamo un armadio a casa che è pieno, e diciamo che quando li scarterà ci faremo delle risate perché vanno dai 4 anni ai 30 e sono lì” hanno terminato i genitori.