Angela Finocchiaro ha sorpreso tutti i suoi fan confessando il tumore al seno ha dovuto affrontare con grande terminazione. Quest’ultima fino ad ora ha cercato di tenere lontano dalle telecamere quanto accaduto ma da quel momento qualcosa nella sua vita è cambiato completamente.
Solo ora all’interno di una lunga intervista ad AdnKronos Salute, ha voluto spiegare come un gesto importante le abbia salvato la vita. Lei, come tante altre donne del piccolo e grande schermo, ha deciso di condividere la sua esperienza con i propri fan, cercando di sensibilizzare quanto accaduto.
Le sue parole sono state importantissime per le tante fan e le persone che la seguono ormai da anni. È stata proprio lei a spiegare e a rivelare come ha scoperto il tumore al seno grazie ad un gesto scontato ma soprattutto importantissimo. Scopriamo insieme le parole dell’attrice e come, è riuscita a curare il tumore che aveva segnato la sua vita.
Angela Finocchiaro e il tumore al seno: “Ecco come l’ho scoperto”
L’attrice del piccolo e grande schermo ha rilasciato un’intervista a Adnkronos Salute spiegando come sia riuscita a scoprire il suo tumore al seno. È proprio lei ad affermare: “Nel 2010 mi sono operata di tumore al seno”.
“Ero particolarmente attenta alla prevenzione, ogni anno facevo dei controlli. Per me è stato meglio aver avuto la possibilità di operarmi subito, perché non ce la faccio a far ribollire un’ansia”.
“Era proprio prima di Natale, nel giro di qualche giorno sono entrata in sala operatoria. Nel momento in cui si interviene, si fanno delle cose, si agisce, io vado come un trattore, devo risolvere. Il dopo, però, è più subdolo, perché colpisce una parte importante, importantissima del nostro corpo” spiega la Finocchiaro.
Infine la stessa ha terminato sottolineando come la prevenzione sia fondamentale per riuscire a scoprire in tempo la malattia: “E allora lì diventa più subdolo nell’accettazione di se stessi. Bisogna affrontarlo in un modo che non covi da qualche parte il fatto di guardarsi e di pensare che in qualche maniera abbiamo una subito una menomazione. Menomazione che, insisto, è più proprio una cosa che rimane subdolamente nella nostra mente, nel nostro cuore”.