Archie Battersbee insieme a tutta la sua famiglia ha perso la battaglia contro i medici e contro la giustizia britannica che, ha confermato l’obbligo di staccare la spina. Il giovane ragazzo di soli 12 anni dal 7 aprile scorso si trovava in coma irreversibile, a seguito di una sfida nata sui social.
Da mesi l’adolescente si trova ricoverato nel London Royal Hospital e da diverse settimane i medici hanno confermato la morte celebrale. Quest’ultimi si sono quindi rivolti alla giustizia britannica per far si che il supporto vitale di Archie fosse sospeso nonostante le suppliche della famiglia.
I genitori del 12enne sperano ancora in un vero e proprio miracolo che possa dare la possibilità a Archie di risvegliarsi. Non è però dello stesso parere la Corte d’Assiste britannica che nei giorni scorsi ha confermato ai medici di poter staccare la spina prima del 2 agosto a mezzogiorno.
La Corte è infatti convinta che sia inutile rinviare la decisione di interrompere il sistema medico che tiene in vita il piccolo Archie. Quest’ultima ha così dato ragione ai medici che, a seguito di dettagliati esami hanno affermato la completa morte celebrale del bambino.
Archie Battersbee, la Corte d’Appello conferma: “Staccate la spina”

La Corte d’Assiste ha respinto la richiesta da parte dei genitori e di tutto il comitato delle Nazioni Unite per le persone disabili. Quest’ultima decisione presa dopo giorni di lunghi ragionamenti ha così spezzato tutte le speranza che la famiglia di Archie aveva nei confronti di un suo possibile risveglio.
Nonostante i medici avessero più volte spiegato come il 12enne fosse cerebralmente morto, i genitori hanno sempre atteso un vero e proprio miracolo. Miracolo che purtroppo in tutti questi mesi non è avvenuto e che ha portato la Corte d’Assiste a prendere una drastica decisione.
A riportare la triste notizia è la Bbc che ha spiegato come la decisione di staccare la spina fosse fissata per la giornata di ieri. Dopo il ricordo della commissione Onu, la Corte ha deciso di spostare il tutto alla giornata del 2 agosto entro mezzogiorno.
I giudici hanno così deciso di posticipare il tutto per dare la possibilità ai genitori di prendere ulteriori iniziative. La famiglia di Archie Battersbee ha intenzione di rivolgersi alla Corte Suprema, convinti ancora che il loro bambino possa svegliarsi e riprendere in mano la propria vita.
Nella giornata di oggi 4 agosto però, i genitori di Archie hanno richiesto il trasferimento del bimbo in Italia o in Giappone dove, delle strutture hanno deciso di assisterlo. La loro decisione è derivata dal fatto che la legge italiana non consentirebbe di proseguire con la sentenza presa dalla Corte britannica. Purtroppo però, la richiesta di trasferimento non sarebbe mai stata presa in considerazione dalla Corte d’Appello.
Di fronte a questa decisione, la famiglia del piccolo Archie ha espresso la volontà di trasferite il proprio figlio all’interno di una struttura più vicina a casa. In questo modo al piccolo potrà essere staccata la spina lì e non in ospedale.