Aumento di divorzi. Dopo il trend in crescita per i divorzi registrato nei mesi scorsi in Cina, anche in Italia sembra che ci sia un sostanziale aumento delle richieste di separazioni dopo l’emergenza coronavirus. Secondo leggo.
Anche se non si può ancora parlare di dati certi, da una prima stima sembrerebbe che ci sia stato un aumento del 30% di richieste.
Per lo più domande pervenute da coppie che erano già in crisi prima dell’inizio dell’epidemia da coronavirus e il successivo lockdown.
Diverse sono state le ragioni che hanno fatto traboccare il vaso. C’è chi non ha retto alla lontananza magari separato improvvisamente dopo la chiusura dell’Italia. Chi invece al contrario non ha retto la troppa vicinanza, restando a casa 24 ore su 24 a stretto contatto con il convivente.
Così tutte le differenze caratteriali, gli spazi diversi sono venuti alla luce prepotentemente in questo periodo facendo diventare i problemi come invalicabili.
Avvocati sommersi dalle richieste di separazione
Ma non solo. Per altri i problemi sono scaturiti anche dal fatto di non poter vedere l’amante che spesso ha portato alla luce relazioni nascoste a causa di errori di gestione della doppia relazione.
Fatto sta che gli avvocati hanno ricevuto una mole elevata di richieste di separazione da gestire. Hanno cercato inizialmente di riportare la calma cercando di capire se tali richieste fossero dettate dall’impeto del momento. Ma per la maggior parte dei casi, si è trattato di scelte ben ponderate e portate avanti con estrema sicurezza.
Secondo gli esperti in queste settimane si sta assistendo quindi allo stesso fenomeno che si ripete ogni anno dopo le vacanze di Natale, dove quasi da prassi si registra un picco di richieste di divorzi. Richieste dovute quasi sempre alla prolungata convivenza in famiglia per le festività natalizie.
Ma l’Italia non è l’unico paese europeo colpito da questo trend in crescita. Si registrano aumenti infatti anche in Inghilterra e Francia.