Aurora Ramazzotti a distanza da poco più di una settimana dal suo parto racconta alcuni retroscena in merito alla nascita di Cesare. La giovane Influencer e conduttrice tv è diventata da mamma di un bellissimo bambino che, fin da subito, ha conquistato la sua famiglia e migliaia di utenti social.
Sono tante le persone che attraverso anche un solo semplice messaggio hanno voluto dedicare ad Aurora un messaggio di auguri e di affetto. Tanti quanti sono stati i consigli che ha ricevuto in merito alle mamme che la seguono con simpatia e che, si sono “permesse” di confidare i loro problemi pre e post parto.
Messaggi che in un primo momento hanno turato e condizionato Aurora Ramazzotti che solo ora, è pronta a dire la sua in merito a quanto accaduto. La giovane neomamma ha condiviso con tutti i suoi fan il ricordo indelebile della nascita di suo figlio Cesare specificando come le paure, i dolori e le emozioni cambino di persona in persona.
Aurora Ramazzotti racconta i retroscena sul parto: “è stato molto complicato”

All’interno delle proprie storie Instagram, Aurora ha voluto raccontare per la prima volta come i racconti di terze persone abbiano avuto un forte impatto sulla sua vita. Quest’ultima infatti, ha affermato: “In gravidanza ero molto stanca. Ogni colta che qualcuno mi chiedeva come stessi e lo dicevo la risposta era “Vedrai vedrai, sarai ancora più stanca dopo! È passato quasi un mese e sto ancora aspettando di sentirmi più stanca che in gravidanza come mi dicevano”.
“Mi chiedevano se avessi paura. Io non ne avevo molta. Forse stupidamente, e fino all’ultimo ho voluto pensare che sarebbe andato tutto liscio (…). Sentivo una quantità di storie catastrofiche non richieste da fare venire il mal di testa a chiunque”
“Il mio parto è stato molto complicato, ma lo ricordo comunque come uno dei momenti più incredibili della mia vita. Nessuno si tiene le esperienze negative per sé. Come se ogni esperienza debba essere necessariamente la stessa. È come se ci fosse qualcosa di confortante nel sapere che qualcun altro possa vivere il tuo stesso disagio. Abbiate rispetto della delicatezza di certe situazioni”.
Infine quest’ultima ha affermato: “Prima di raccontare la mia esperienza a qualcuno che deve ancora attraversare quella fase mi accerto sempre che quel qualcuno sia pronto ad accoglierla. Perché non sai quali paure il tuo interlocutore possa avere”.