Proseguono senza sosta le indagini per ricostruire la dinamica di quanto accaduto a Giulia Tramontano grazie alle informazioni sull’autopsia. Quest’ultima, infatti, ha perso la vita per mano di Impagnatiello, ovvero il suo fidanzato che, aveva da mesi una storia parallela alle sue spalle.
Quest’ultimo fino a pochi giorni fa, poteva essere stato aiuto da qualcun’altra persona a compiere il folle gesto. Nella giornata di ieri però, sono arrivati i nuovi risultati delle analisi che, hanno svelato la verità in merito ai possibili complici e alla nascita del piccolo Thiago. Ecco di cosa stiamo parlando e cosa dicono i risultati.
Autopsia Giulia Tramontano, esclusa l’ipotesi del complice

In questi giorni, è stato scoperto grazie ai risultati delle analisi che Thiago sarebbe dovuto nascere proprio in questi giorni. Se suo padre Alessandro Impagnatiello, non avesse deciso di togliergli la vita assieme a sua madre Giulia Tramontano, lo scorso 27 maggio. L’uomo, dopo esser stato accusato di essere il colpevole del terribile fatto compiuto.
In questi gironi, si stanno aspettando i risultati finali dei test e la relazione degli investigatori, che potranno così unire ogni punto tramite le prove raccolte durante questi due mesi. Proprio i risultati attesi potrebbero aggravare ulteriormente la situazione di Alessandro Impagnatiello, soprattutto in caso di premeditazione.
Difatti, tramite le ipotesi degli inquirenti, Alessandro non ha avuto alcun supporto per compiere questo efferato delitto, né durante né per cercare di nascondere il corpo senza vita. Secondo il codice penale, la morte del feto è considerata come procurare la perdita del figlio e non strappare una vita. Questo perché è escluso l’inizio del travaglio della vittima, prima che passasse a miglior vita.
Alessandro, ha prima deciso di porre fine alla vita di Giulia, facendo così ha portato a spegnersi anche il piccolo Thiago per poi cercare di eliminare i corpi e le prove cercando di bruciare tutto.
Infine, ha cercato di abbandonarla senza vita tra le sterpaglie a circa 700 metri da casa loro. Infine, è stato escluso che la madre di lui possa averlo aiutato, ed è stato escluso l’utilizzo di prodotti nei confronti di Giulia.
Poiché non ci sono tracce di quest’ultimo nel corpo della ragazza. Secondo la procura di Milano, vale solamente la pista del gesto organizzato e della crudeltà in esso.