Bambino di 11 anni ha perso la vita tra le braccia della propria mamma mentre si trovava in macchina. Quest’ultimo stava andando a svolgere l’ennesima visita medica dopo alcuni malesseri che non cessavano di provocargli dolore. Purtroppo però, quest’ultimo non è riuscito ad arrivare in ospedale, morendo nel traffico di via Cristoforo Colombo.
Si chiamava Antonio Bertoni il bambino morto a causa di un tumore che i medici non hanno capito né tantomeno compreso. A distanza di anni dalla sua scomparsa è la mamma Ioana Georgia Cepoiu ha voluto rilasciare una lunga intervista spiegando quanto accaduto al suo bambino.
La donna intatti cerca giustizia per quanto accaduto a suo figlio, raccontando come nessun medico si sia mai accorto che Antonio avesse un tumore. In un primo momento le varie visite mediche avevano riportato una presunta allergia che, sembrava non essere così preoccupando fino a quando, il bimbo non ha perso la vita.
Bambino di 11 anni morto di tumore tra le braccia della mamma

La mamma del bimbo ha raccontato quanto accaduto direttamente a Fanpage: “Voglio solo giustizia, vendetta no: non accuso i medici, non sono loro che hanno ammazzato mio figlio. Aveva una massa da 800 grammi fra il polmone e il cuore. Magari sarebbe successo comunque, ma non per strada in mezzo alle macchine”.
“Mi dicevano che aveva un broncospasmo e di fargli l’aerosol ma lui continuava a peggiorare: io non potevo sapere che aveva un tumore. Ad un certo punto mi ha detto che non riusciva a respirare, così ho fermato la macchina e siamo scesi: pensavo che all’aria aperta sarebbe cambiato qualcosa. Invece niente, non riusciva a respirare”.
“Poi ha chiuso gli occhi e mi è caduto fra le braccia. Non ho capito subito cosa stava succedendo, sembrava una delle sue solite crisi respiratorie” ha spiegato la mamma di Antonio. In un primo momento quest’ultimo aveva iniziato a non riuscire a respirare bene e questo non gli permetteva né di mangiare né di dormire bene.
Dopo svariate visite nessuno aveva mai compreso che il piccolo Antonio avesse un tumore importante. In più occasioni infatti, la madre insieme a quest’ultimo erano stati rimandati a casa senza una visita specifica che potesse, portare a galla il suo vero problema.
Antonio nel corso del tempo era stato visitato ben 9 volte: “Anche il giudice della causa preliminare si è chiesto a cosa serva, visto che in nessuna delle visite è mai stata percepita la presenza della massa tumorale, di quasi un chilo“. La mamma del bimbo ora chiede giustizia e spera che nessun altro bambino debba subire quanto accaduto all’11enne.