Un bimbo di soli 6 anni ha perso tragicamente la vita a seguito di una caduta in piscina. Quella che doveva essere una semplice vacanza in famiglia si è trasformata in un bruttissimo episodio che ha segnato un’intera famiglia e il futuro del piccolo.
Il tutto è avvenuto in Spagna, precisamente i Maiorca dove un’intera famiglia aveva deciso di trascorrere alcuni giorni di meritato riposo. Nessuno infatti, avrebbe mai pensato che il piccolo in un giorno dopo un altro avrebbe dovuto dire addio al proprio figlio.
Il piccolo si chiama Corey Aughey ed era nato e cresciuto a Belfast e insieme a mamma e papà si trovava all’interno di un villaggio vacanze. Quest’ultimo aveva deciso di andare a prendere una Coca-Cola in un vicino distributore automatico del bar ma purtroppo quello che è accaduto non gli ha lasciato scampo.
La tragedia è avvenuta in pochissimi istanti e ad assistere alla scena cercando di salvargli la vita è stato un uomo anch’esso in vacanza. Mentre il piccolo lottava tra la vita e la morte, il papà stava dormendo all’interno della propria camera, ignaro di quanto stesse accadendo.

Bimbo di 6 anni muore 3 giorni dopo una caduta in piscina
Il signore intervenuto per salvare la vita al bimbo ha cercato di praticargli un massaggio cardiaco a bordo piscina prima del suo ricovero in ospedale. Nonostante le condizioni di salute di Corey sembravano migliorare, purtroppo ha perso la vita a distanza di tre giorni dall’accaduto.
A spiegare cosa è accaduto è stato il papà Colin Aughey come riportato da Leggo.it: “Siamo arrivati giovedì mattina, abbiamo fatto il check-in e siamo andati in piscina. Poi abbiamo mangiato qualcosa e io sono andato a fare un pisolino”.
“Mancava solo un’ora all’apertura della piscina, quindi mia moglie Leanne ha portato i bambini intorno alla piscina sul retro. Mio figlio sarebbe corso al distributore automatico di bevande, perché pensava che la Coca Cola fosse gratis. Corey è stato trovato in piscina e portato fuori. Un uomo di nome Matt, di Manchester, ha cercato di rianimarlo, e sembrava ci fosse riuscito” ha spiegato il genitore.
Lo stesso ha poi terminato affermando: “L’ambulanza è arrivata e ha portato mio figlio in ospedale che, tuttavia, era dall’altra parte dell’isola. Un viaggio troppo lungo. Il giorno dopo il ricovero abbiamo avuto un pizzico di speranza per Corey. Pensavamo che stesse migliorando, ma dopo 24 ore i test non hanno mostrato alcuna attività cerebrale. Corey era un bambino fantastico. Il modo migliore per descriverlo sarebbe ‘un fascio di energia’”.