Slitta ancora una volta il passaggio alla fine del mercato tutelato per l’energia. E’ questa la notizia giunta nelle ultime ore. Sembra che dal primo luglio 2020, la fine del mercato tutelato sia slittato al 1 gennaio 2022. Conseguenze per bolletta gas e luce?
Questa decisione è arrivata grazie al sub-emendamento alla Manovra approvato in commissione Bilancio del Senato. Bisogna sottolineare però che un grande plauso va al Presidente dell’Autorità per l’energia Arera, Stefano Besseghini.
Quest’ultimo pare che avesse commentato l’orizzonte temporale deciso per la fine della tutela, definendolo critico. Di conseguenza, il Ministero dello Sviluppo economico dovrà, con apposito decreto, definire le modalità ed anche i nuovi criteri di ingresso nel mercato dei clienti finali.
Ovviamente questo dovrà avvenire tenendo conto della concorrenza, della presenza di tanti fornitori e delle offerte nel libero mercato.
“Occorrerà “fare quei passi che consentiranno una maggiore consapevolezza dei clienti e una maggiore offerta, con un percorso che ci porterà con scadenze frazionate a uscire dal mercato della maggior tutela”.
Queste le parole riferite da Stefano Patuanelli. Quali conseguenze per gli italiani? Questa fine del mercato tutelato potrebbe avere delle conseguenze negative per i consumatori italiani. Quali?
Bolletta gas e luce, fine del mercato tutelato
Secondo quanto riferito dal Presidente di Arera, il rischio principale sarebbe che si possa verificare un aumento ingiustificato dei prezzi. Per questo le associazioni a tutela dei consumatori avevano chiesto a gran voce che venissero inseriti in normativa dei meccanismi di prevenzione.
In tal senso, Besseghini pare avesse anche proposto di imporre un limite massimo di clienti che possano essere assegnati ad uno stesso operatore.
Era stato anche chiesto che si creasse un elenco apposito di tutti i soggetti abilitati alla vendita di energia. A distanza di qualche giorno ecco arrivata la conferma dello slittamento della fine tutela che va oltre l’arco temporale richiesto dalle associazioni dei consumatori.
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