Il bonus diabete esiste davvero? I malati certi di diabete in Italia sono almeno 3,5 milioni ai quali va aggiunto almeno un altro milione di persone che ne soffre ma non ha mai avuto una diagnosi
Per questo esistono diverse agevolazioni previste dallo Stato, ma è bene fare chiarezza. Perché nelle ultime settimane si è parlato a sproposito di un bonus diabete da 500 euro. Un sostegno al reddito previsto per i malati che in realtà è più semplicemente l’indennità di accompagnamento già prevista dalla legge.
Allora facciamo un po’ di chiarezza . Il diabete è considerato una malattia invalidante, con percentuali che sono stabilite dalla visita fiscale alla quale ogni malato deve essere sottoposto per legge.
Come tale, comunque, rientra nei benefici previsti dalla legge per questo tipo di malattie. In particolare il malato ha diritto ad una indennità di accompagnamento che per il 2019 è fissato in dodici mensilità da 517,84 euro e come le altre provvidenze assistenziali è anche esente da Irpef, quindi non deve comparire nella denuncia dei redditi.
Bonus diabete: cosa sapere?
Una indennità che è concessa indipendentemente dal reddito personale del malato e del suo eventuale coniuge. Non è considerato reversibile in caso di decesso dell’assistito.
Esistono anche delle precise tabelle di complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado comporta una invalidità dal 41% al 50%. Il diabete mellito provoca dipendenza dall’insulina, con mediocre controllo metabolico e iperlipidemia oppure con crisi ipoglicemiche frequenti nonostante la terapia prevede una invalidità dal 51% al 60%.
Infine il più grave è considerato il diabete mellito complicato da grave nefropatia e/o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali o arteriopatia ostruttiva che comporta una invalidità dal 91% al 100%.
Diabete e invalidità
Per i malati di diabete è previsto anche l’inserimento nelle categorie protette del lavoro. La loro percentuale di invalidità è superiore al 46%, sentito il parere della commissione Inps.
Inoltre hanno diritto all’assegno di inabilità, se la malattia sia in uno stadio talmente avanzato da non permettere al paziente di condurre una vita normale nonostante segua una cura specifica, e godono dei benefici previsti dalla Legge 104.
La richiesta di invalidità civile va presentata dopo la diagnosi del diabete e certificata dal medico curante. Il certificato deve essere inviato per via telematica all’Inps e successivamente allo stesso modo si invia all’Istituto di previdenza la richiesta di invalidità. Dovrete allegare il certificato e altri documenti eventualmente richiesti. Toccherà ad una apposita commissione accogliere o rifiutare la domanda.