Borgo Parrini è un un Paese siciliano molto bello e caratteristico che ricorda le città spagnole. Questa frazione di Partinico, in provincia di Palermo, negli ultimi anni è diventata una meta turistica molto ricerca e ambita. Vi daremo ora qualche altra informazione sulle caratteristiche e sul cosa visitare in questo borgo siciliano.
L’origine del nome di Borgo Parrini deriva dal dialetto siciliano, “Parrini” è infatti il nome con cui vengono chiamati i preti. La sua storia inizia del XVI secolo quando, i parrini appunto, si insediarono in queste terre siciliane. Nei primi anni del ‘700 i Gesuiti cominciarono ad edificare e rendere più vivibile il borgo con case, magazzini e anche una chiesetta. Dopo la soppressione dell’ordine religioso, la proprietà passò in mano al Principe francese Henri d’Orléans, ma nel dopoguerra il borgo iniziò a perdere tutto il suo fascino e gli abitanti.
Dopo la seconda guerra mondiale, la popolazione cominciò ad abbandonare il Paese per trasferirsi nelle grandi città. Molti edifici e case rimasero così disabitate rendendo Borgo Parrini un vero e proprio Paese fantasma. Negli anni ’70 ci fu poi la sua rinascita grazie ad alcuni cittadini che avevano continuato a risiedere in Paese, tra cui spicca Giuseppe Gaglio.
La persona in questione, infatti, ha iniziato a restaurare tutte le case del borgo ispirandosi a Barcellona ed in particolar modo all’architetto spagnolo Gaudì, trasformando il borgo in quello che possiamo ammirare oggi.
Cosa vedere e fare a Borgo Parrini
Quello che attira di questo borgo sono soprattutto i colori, apprezzabili ancor di più durante le giornate soleggiate. Oltre ad un meraviglioso mare e una chiesa caratteristica, c’è un murales che raffigura Frida Kahlo in bella mostra e numerosi dipinti che accompagnano il visitatore lungo le stradine che si intrecciano tra di loro. Impossibile non rimanere affascinati dalle case di Borgo Parrini.
Camminando per le strade del Paese è possibile ammirare le case restaurate con mattonelle colorate, color pastello e ricche di frasi famose che richiamano a valori come la pace e la solidarietà. Dopo essersi soffermati a leggerle, è d’obbligo anche recarsi nella biblioteca sociale che un tempo era una chiesa che invece ora accoglie numerosi libri.
Se ci si trova dalle parti di Palermo, è d’obbligo passare qualche ora in questo caratteristico borgo, una meta imperdibile soprattutto per gli amanti della fotografia.