Troppi ricchi hanno chiesto il buono spesa, ci pensa la Guardia di Finanza. Numerosi benestanti hanno fatto richiesta per ottenere i buoni della spesa elargiti in questa situazione di emergenza causata dal Coronavirus.
Nel Comune di Cesa, che si trova nel Casertano, sono più di 800 le richieste giunte. Ciò ha fatto arrabbiare il sindaco, Enzo Guida, che ha deciso di comunicare in una diretta su Instagram che avrebbe preso provvedimenti a riguardo.
“Le domande di coloro che hanno pensato di fare i furbetti, saranno inviate alla Guardia di Finanza per gli accertamenti del caso.” Una situazione simile era accaduta circa un anno fa in tutta Italia con le richieste del Reddito di Cittadinanza.
Il Sindaco di Cesa ha comunicato che non ci sarebbero i fondi per tutti, e che 800 richieste non sono definite normali. “Di fronte a questo numero di domande impressionante, sono deluso e amareggiato”, afferma il sindaco.
Il Comune infatti aveva fatto appello al buonsenso dei cittadini. I buoni della spesa giunti dallo Stato come aiuti per sostenere i cittadini in queste settimane di lockdown per il Coronavirus non sono un aiuto a lungo termine.
Buoni della spesa: molti benestanti li hanno richiesti
“Ci siamo ritrovati domande di persone con redditi importanti, di persone che hanno lavorato fino a poche settimane fa. E che quindi hanno sicuramente la possibilità di fare la spesa, di persone che camminano in auto di lusso.”
Aggiunge il sindaco che molti hanno anche sponsorizzato delle iniziative di beneficenza, hanno presentato la domanda due volte per lo stesso nucleo familiare o hanno fatto richiesta mediante il coniuge per ottenerlo.
La speranza e l’obiettivo del Comune era di distribuire i buoni spesa nel giro di pochi giorni, ma 800 domande erano fin troppe e dovranno prendersi del tempo per esaminarle. Ma non solo, perché le domande inadeguate saranno inoltrate alla Guardia di Finanza.
Avevano anche fatto un appello a coloro che non avevano bisogno davvero dei buoni spesa. “Venite al comune e rinunciate alla richiesta per facilitare il compito.” Adesso, interverrà la Guardia di Finanza per fare chiarezza.
Poi ci va di mezzo chi ne ha davvero bisogno il e mio marito non lavoriamo e non ce li hanno accettati avevamo il reddito di cittadinanza e ce lo hanno tolto perché sono intestataria dei libretti dei miei genitori che sono anziani non sappiamo proprio come dobbiamo fare abbiamo anche un bambino con la 104 abbiamo venduto casa e ci aiutano per la spesa spero che ci sia qualcuno che può aiutarci grazie mille
Dispiace
Che schifo di gente.. è sempre la stessa storia ..gente senza dignità ,sciacalli, ma si è sempre saputo che nelle grandi tragedie e distruzioni e terremoti c’è sempre sta gente che ha subito approfittato x arricchirsi ancora di più alla faccia della povera gente….vergognatevi…
È scandaloso ! Persone benestanti che pur di non far vedere che hanno il buono spesa si fanno portare la spesa in casa. Questa cosa non deve finire nel dimenticatoio, chi può faccia dei controlli soprattutto nei piccoli paesi dove lo schifo è tanto. Le finte signore che si approfittano dei poveracci, comprando con i bonus la crema per le rughe. Vergognose
fuori nome e cognome, sputtanateli
Io sn disoccupato ho perso il lavoro ho affitto utenze da pagare devo fare la fame xke?? Mi hanno accettato la domanda poi….devo vedere gente cn auto di lusso case d proprietà spendere cn buoni Sign.Sindaco qst nn è giusto ok!! Si faccia un esame di coscienza
Io sn disoccupato ho perso il lavoro ho affitto utenze da pagare devo fare la fame xke?? Nn mi hanno accettato la domanda poi….devo vedere gente cn auto di lusso case d proprietà spendere cn buoni Sign.Sindaco qst nn è giusto ok!! Si faccia un esame di coscienza
ho 45 anni con moglie e figlia di 10 anni , sono disoccupato da 5 anni, non ho diritto a nulla solo perchè non mi posso permettere di avere casa,vivo e ho la residenza in casa di una zia di 80 anni con una pensione sociale che fa reddito famigliare. IL LEGISLATORE NON TIENE CONTO DI QUESTO…