Cambio ora legale 2020: data e abolizione, la scelta dell’Italia. Sono molti i paesi europei che si sono ritrovati a chiedersi: il cambio dell’ora legale è ancora necessario? L’Italia è intervenuta a riguardo e ha preso la sua decisione.
L’Unione Europea ha chiesto ai paesi se intendessero continuare a spostare le lancette con l’ora legale e l’ora solare. Nel 2020, continueremo a spostare le lancette indietro e in avanti, e dunque nessuna ora è stata abolita.
L’ultima domenica di Marzo, il 29, dovremo spostare le lancette un’ora avanti, come riporta Italia Online. Continueremo a dormire un’ora in meno per quella notte, ma allo stesso tempo sposteremo indietro le lancette a Ottobre, con l’ora solare.
Si è parlato moltissimo delle possibili variazioni, ma il governo italiano ha deciso alla fine di non apportare questo cambiamento. Così, il governo ha depositato ufficialmente la sua comunicazione a Bruxelles, sul no all’abolizione dell’ora legale.
Pare che i motivi della decisione possano essere molteplici. Prima di tutto, cambiare l’orario fa parte della nostra vita da ormai anni. Il primo riguarda il risparmio energetico.
Cambio ora legale 2020: la data
Il risparmio energetico ammonterebbe a 100 milioni di euro l’anno. Nel momento in cui cambiamo l’orario, soprattutto in estate, il sole ci accompagna fino agli ultimi scampoli della giornata.
A volte, anche trascorse le 8 di sera, abbiamo una luce meravigliosa che non ci obbliga ad accendere le luci. Secondo il governo, questo è un risparmio che non si può in alcun modo sottovalutare.
Per adesso, però, nessuno studio ha ancora approfondito quali possano essere le conseguenze per il nostro equilibrio psicofisico. L’Italia ha deciso comunque di evitare l’abolizione e continuare a cambiare l’ora.
Inoltre, anche altri paesi europei si sono detti contrari all’abolizione dell’ora legale e solare. Sappiamo che in molte parti dell’Unione Europea ci sono delle differenze di fuso orario, intatte da sempre.
Di conseguenza, il mercato comunitario e tanti altri aspetti dovranno per ora rimanere invariati. Si tornerà a parlare dell’argomento? Probabilmente, ma per ora non ci sono grossi cambi all’orizzonte.
Non si tiene in alcun conto delle conseguenze negative sul sistema neurovegetativo degli esseri umani, che pure, a parere dei medici, sono rilevabili e di lungs durata. Senza contare la difficoltà di muoversi in una Unione Europea che ha orari diversi a macchia di leopardo.
A marzo si tira avanti un’ora e a ottobre indietro!!!!!s
Sistemato 🙂
Si l’ora legare l’ora solare una sola deve essere una buona cosa per tutti noi della terra
Eppure La Corte Europea si è espressa sempre ed ogni caso nella maniera per la quale “la Salute e la sicurezza vengono prima di tutto” sopratutto di un motivo meramente economico.
concetto stesso per il quale mi è stata accettata una petizione europea con n° 1321/2019 per il riconoscimento, aumento ferie (quando sarà pubblica spero ottenga le vostre firme)
Solo 100mio sono inferiori al costo dello stress da lavoro correlato, sebbene tali dati saranno esposti nella raccolta dei valori per il suddetto calcolo da parte dell’Oms chi è del mestiere ne è già al corrente.
Non è affatto vero che nessuno studio abbia riscontrato danni, anzi parecchi studi hanno potuto dimostrare il contrario e a tal modo richiedere l’abolizione del dannoso cambio.
Cordiali Saluti
Giovanni Zoratto