Campania, De Luca avverte i suoi concittadini “Quest’anno Natale e Capodanno non esistono”. Il Presidente della Regione Campania ha voluto parlare ai campani e lo ha fatto senza mezzi termini. De Luca è preoccupato del fatto che la gente possa tornare a vivere nella normalità in questi giorni, facendo aumentare così i contagi.
“La Regione Campania è contraria a rilassamento, all’apertura della mobilità, alle manfrine tra Comuni grandi e piccoli, del che fare a Natale, Vigilia e Capodanno.
Noi dobbiamo sapere che in queste due settimane ci giochiamo il futuro del Paese. Se ci sarà una ecatombe a gennaio oppure no. Quest’anno Natale e Capodanno non esistono, devono essere giorni di raccoglimento familiare e religioso ma non delle feste normali”. Sono queste le parole dichiarate dal Governatore De Luca, che è intervenuto in streaming sul suo profilo Facebook.
Campania, De Luca avverte “Quest’anno Natale e Capodanno non esistono”
Il governatore sembra abbia voluto parlare ai suoi concittadini, sottolineando che purtroppo siamo in guerra e che a Gennaio molto probabilmente si avrà il picco influenzale ed una ripresa dei contagi.
Questo perché si è in attesa anche dell’esplosione dell’influenza normale. Per tutte queste ragioni, sarebbe più giusto che tutti oggi facessero del loro meglio, per evitare di peggiorare la situazione che purtroppo è già compromessa.
“Abbiamo visto a Torino e Milano cosa è successo appena usciti dalla zona rossa: una valanga di persone nella movida. Possiamo anche impiccarci con le nostre mani. Ma noi resisteremo oggi alle spinte demagogiche“. E’ questo ancora quanto aggiunto da De Luca, il quale ha sottolineato che a Napoli si hanno ancora un migliaio di contagi al giorno e che per questo bisogna stare molto attenti.
” Faccio appello ai cittadini della provincia di Napoli e di Caserta, dobbiamo essere estremamente rigorosi. Abbiamo isolato e messo in quarantena il campo rom di Scampia ci stiamo sostituendo come Regione Campania, protezione civile e Asl Napoli 1 al Comune di Napoli da cui non riusciamo ad avere un bagno chimico.
Ma anche un Comune di mille abitanti ci riesce, qui se non ce la Regione restiamo a piedi. stiamo cercando di spegnere questo focolaio”.
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