A distanza di 31 anni da quanto accaduto a Capaci la vedova Rosa Costa ha deciso di rilasciare una lunga intervista per ricordare suo marito e quelle ultime ore che non dimenticherà mai. Un dolore grandissimo quello che la donna ha vissuto e ancora oggi ricorda sulla sua pelle insieme a suo figlio che non ha mai potuto conoscere suo padre.
Vito Schifani era uno degli uomini della scorsa di Giovanni Falcone quel maledetto giorno di 31 anni fa a Capaci. Mai nessuno dimenticherà quel momento, tantomeno la moglie dell’uomo che a distanza di anni ancora porta un dolore vivo e vivido nel suo cuore.
Tutti ricordiamo la donna per le sue parole durante il funerale, indirizzate alle persone che avevano organizzato la morte di Falcone e di conseguenza di tutte le persone accanto a lui. “Io vi perdono ma voi vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare” sono state le affermazioni durante quel momento iconico che ha segnato la storia.
A distanza di anni nella giornata di ieri è proprio Rosa Costa a rilasciare una lunga e commovente intervista ricordando il suo grande amore.
Capaci, il ricordo della vedova di Vito Schifani: “Sono una donna dalla vita spezzata”

Rosaria il 23 maggio decide di trascorrerlo a Pescara, insieme a Domenico Trozzi ovvero il generale della Polizia ormai in pensione grande amico di Vito. Quest’ultima come afferma ad ANSA: “Lo aiutò da ragazzo e lo portò ad amare la divisa. Non mi piace tornare nei luoghi dove è morto Vito, preferisco ricordarlo con i suoi amici cari”.
“Io la morte di Vito la vivo come se avessi un segno. Umanamente uno cerca di dimenticare, per poter vivere una vita normale, ma ogni volta io sento dentro di me Vito, come se mi dicesse “Io non volevo morire tu devi parlare di me” spiega Rosaria.
Proprio per questo motivo, quest’ultima quando va all’interno delle scuole non rinuncia mai a portare il suo messaggio pieno d’orgoglio. “Quando vado nelle scuole riesco ad essere me stessa perché nei ragazzi non vedo la curiosità morbosa ma vedo la voglia di ascoltare con la purezza di un giovane” afferma.
Quest’ultima ebbe un figlio insieme a Vito Schifani che purtroppo non ha mai potuto conoscere il proprio papà ma che sa il grandissimo uomo che è stato. Oggi Rosaria ha deciso di scrivere un libro ovvero un’autobiografia sfogando al suo interno tutto quello che ha vissuto in quel giorno che non dimenticherà mai.
“L’ho fatto per sfogarmi, perché Rosaria Costa non è solo la donna del funerale. A Rosaria Costa avete rovinato la vita. Ho raccontato anche altre cose, ma penso che lo scopo fosse questo: raccontare una vita spezzata” termina la moglie di Vito.
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