Caro bollette, i parrucchieri corrono ai ripari e riducono i giorni di apertura per poter risparmiare. Ebbene si, dopo i rincari degli ultimi tempi, tutti gli italiani stanno correndo ai ripari e stanno cercando di mettere in atto delle strategie per poter risparmiare qualche decina di euro.
Ad esempio, i parrucchieri hanno dovuto ritoccare qualche prezzo e di conseguenza, qualche cliente per via di questi aumenti ha deciso di rinunciare ad una piega o al colore.
Cosa sta accadendo sul territorio italiano?
Caro Bollette, i parrucchieri corrono ai ripari con nuove strategie

Alcuni parrucchieri, per scongiurare questo rincaro, stanno decidendo di non aprire il salone tutti i giorni. A Venezia ad esempio molti parrucchieri e barbieri hanno preso delle misure ben precise, ovvero raggruppare all’inizio o alla fine della settimana tutti gli appuntamenti con i clienti in modo da permettersi di poter lavorare più ore in alcuni giorni, tenendo il negozio chiuso mezza giornata in altri.
Una cosa è certa, ovvero che molti hanno aumentato i loro prezzi addirittura del 15%. A parlare in questi giorni è stato Roberto Bottaro, Presidente metropolitano degli acconciatori di Cna.
«Si tratta di un servizio che non può fare a meno dell’uso della luce e dell’energia per accendere phon e apparecchiature. Tuttavia, ci sono parrucchieri che hanno deciso di raggruppare all’inizio o alla fine della settimana tutti gli appuntamenti con i clienti, per permettersi di lavorare più ore in alcuni giorni e tenere il negozio chiuso mezza giornata in altri. Possono chiudere il mercoledì o giovedì mattina e prolungare il lavoro nel pomeriggio fino alle 21. Molti acconciatori hanno aumentato i prezzi del 15% sui servizi, ma per fortuna non ci sono colleghi che hanno chiuso».
La testimonianza di Stefano Tosatto
«Gli aumenti non riguardano solo l’energia elettrica afferma, ma anche il costo dei prodotti acquistati dai fornitori. Per non aumentare il tariffario, sto ottimizzando il tempo tra un cliente e l’altro grazie a una programmazione giornaliera più rigida e senza spazi vuoti». Questa la testimonianza di Stefania Tosatto, titolare del Salone 3 Esse di Modigliano.