Caro papà e cara mamma è una riflessione che vi invitiamo a leggere e condividere. Il valore dei nostri genitori ci è spesso chiaro solo quando ci salutano. Perdere i genitori ci fa inevitabilmente riflettere sulla casa e sulla vita.
Il nostro faro, ci sono sempre stati sin dal primo respiro che abbiamo fatto. Sono stati una guida, ci hanno preso per mano e ci hanno fatti crescere, permettendoci di vivere e di amare. La vita, purtroppo, ci costa cara, perché alla fine la saluteremo.
Questa lettera è di Pedro Chagas Freitas. Tutto, alla fine, muore, soprattutto quando muoiono le persone a noi care. L’assenza è qualcosa che ci tormenta, che non ci dà pace, che ci fa sentire minuscoli e invisibili… a voi, mamma e papà. Sempre nei nostri cuori.
Caro papà e cara mamma
Il tempo passa sulle lacrime che piango, non ho più ormai neanche le cicatrici di quella vecchia ferita. E intanto la memoria. La dannata memoria. Nessuno merita una memoria felice. E io sono stato felice. Lo siamo stati insieme. Felici.
La casa piena con la nostra allegria dentro. Il giardino, il nonno che raccontava milioni di volte le storie che aveva già raccontato un milione di volte, e la nonna sempre preoccupata di riempire la tavola, gli zii intenti a dire che la vita costa cara. Ed è vero, papà. La vita costa cara, mamma.
Nessuno merita una casa vuota. E poi i profumi. I profumi non passano. I profumi sono il modo migliore di soffrire. Profumo di cucina dove un giorno la vita. Dove un giorno il sogno. Io bambino nella cucina piena del nonno, della nonna e degli zii.
Io bambino che sognavo di me grande, grande come gli zii: «Un giorno sarò ricco e comprerò tante cose». Io bambino che volevo crescere. Nessuno merita un corpo che cresce. E la perdita. La dannata perdita. La nonna con il cancro dentro. Il nonno che cedeva man mano che la sua Maria moriva. Poi gli zii, e le rughe. Tutti che se ne andavano man mano che io crescevo. E tutto muore quando muoiono i sogni.
Sento un vuoto dentro
Nessuno merita di sopravvivere ai sogni. Il nonno non c’è più e la nonna neanche. C’è il profumo della cucina calda con i miei sogni dentro. L’odore della stanza in cui mi nascondevo, sotto il letto, per vedere gli adulti parlare. La casa vuota con dentro quello che sono diventato.
Nessuno merita di sopravvivere alle cose che uccidono. E avere un padre e una madre. Solo quando la casa si svuota si sa quanto vale un padre, quanto vale una madre. E non importa più quel che è stato, quel che poteva essere.
Non contano le parole che un giorno ci siamo detti, gli errori che non abbiamo evitato di commettere. Non conta la voce grossa di papà – «Devi essere un uomo sul serio» – né il dolore muto della mamma.
Non conta quello che si è perso, quando si hanno un padre e una madre da stringere. Siamo ancora insieme, mamma. Siamo ancora insieme, papà. Nessuno sa cosa significhi perdere, se ha ancora una madre e un padre da abbracciare.
E finché avrò le vostre spalle su cui appoggiarmi nessuna lacrima morirà solitaria.
Pedro Chagas Freitas.