Vi riportiamo gli stralci di una lettera davvero emozionante, a un vigile del fuoco. Una lettera che racchiudono le parole di chi è costretto a restare. I vigili del fuoco sono degli angeli. Compiono ogni giorno atti di puro eroismo, e noi non lo sappiamo.
Proteggono l’umanità intera. Ovunque ci sia un rogo, loro ci sono. Amiamo la loro perseveranza, la tenacia, il coraggio. Salgono in cima alle scale di ogni pericolo.
Perché grazie alla loro presenza possiamo domare le fiamme, il fuoco. Grazie a voi. Questa è la storia di uno di voi, una storia triste. Che non vorremmo mai raccontare.
Tutti ricordiamo la storia di Giorgio Grammatico, che è deceduto mentre faceva il suo dovere. Era anche stato un calciatore del Trapani e del Marsala. Ci sono tante persone sulla sua bacheca che lo vogliono ricordare: la sua vita, il suo gesto.
Lettera al vigile del fuoco

“Carissimo Giorgio. Tanti chilometri, pochissime ore di sonno sperando che il risveglio cancellasse questo brutto incubo. Invece sono costretto ad accettare la cruda realtà…”. Una lettera per te.
“Ti conoscevo come cliente, sabato sera sei venuto a trovarmi al ristorante, a saperlo ti avrei chiuso dentro, onore a voi”. “Addio caro amico mio Dario. .. che tristezza… che Dio vegli sulla tua anima Buona e saggia”.
“Non ho parole al momento da scrivere, perché con Dario abbiamo vissuto insieme momenti bellissimi… momenti che mi stanno passando velocemente agli occhi”. Dario era un semplice padre di famiglia. Suo figlio, l’anno scorso gli aveva scritto: “Caro papà, te lo dico con il cuore….”.
Una lettera per la festa del papà. Un bambino dolce, che ora si ritrova a guardare al futuro, senza il suo amatissimo padre. Dobbiamo ricordare persone come Giorgio Grammatico. Dobbiamo onorarle nel nostro piccolo e pregare per la loro anima.
A Giorgio