Centri estetici dopo il Coronavirus, attenzione alle nuove disposizioni. In molti attendono la riapertura dei centri estetici e sembra che dal prossimo mese di maggio questo sarà realtà. In molti in queste settimane di quarantena hanno litigato con pinzette, lime per unghie, rasoi e tanto altro.
Ovviamente a soffrire maggiormente pare siano state le donne, che non vedono l’ora di tornare dalle loro estetiste. Ma cosa cambierà effettivamente all’interno dei centri estetici? A spiegarci un pò la situazione è stato Valerio Galeotti, responsabile su Roma del settore benessere della Cna, Confederazione nazionale dell’artigianato.
Centri estetici dopo il Coronavirus, cosa cambierà?
Nonostante la data più attesa dagli italiani è quella del 4 maggio, dobbiamo dire che non è quella in cui potranno riaprire parrucchieri ed estetisti. Per questi bisognerà attendere le prossime disposizioni del governo.
Ad ogni modo i titolari dei centri estetici si stanno già muovendo per cercare di garantire la maggiore sicurezza dei propri clienti.
“È chiaro che a oggi noi abbiamo sempre gli stessi dispositivi ufficiali, cioè mascherine e guanti, disinfettanti per le mani, alcol e cloro tra un cliente e l’altro, la distanza e l’assenza di assembramenti. Dobbiamo attendere le disposizioni ufficiali in merito al tema delle sanificazioni degli ambienti e di tutti i dispositivi monouso che ne verranno”.
Questo quanto dichiarato da Galeotti. Quest’ultimo ha aggiunto che ovviamente bisognerà evitare assolutamente le sale d’attesa affollate. Molto probabilmente su lavorerà solo ed esclusivamente su appuntamento e bisognerà gestire i flussi in entrata ed in uscita.
Abusivismo, rischio maggiore per la nostra salute
Già in queste settimane di quarantena, essendo i centri estetici chiusi, molti si sono recati a casa di clienti per fare manicure e pedicure o messe in pieghe, in modo del tutto abusivo.
Il rischio adesso con queste nuove disposizioni è proprio questo, aumentare questo fenomeno.
“Questo non è solo un danno potenziale per la salute, ma anche un danno economico, perché si tratta di una concorrenza sleale. Le nostre attività sono state chiuse per legge. Però malgrado questo, molti continuano a fare e farsi fare capelli e massaggi in condizioni di poca sicurezza”. Questo quanto aggiunto da Galeotti.
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