Cercola, sottoposto a sequestro dalla Guardia di Finanza una discarica. Napoli, nel corso delle ultime ore. La Finanza ha sequestrato una discarica abusiva, un edificio aziendale. Oltre a prodotti detergenti di due aziende che producono e lanciano sul mercato detersivi.
Detto questo, andiamo a scoprire meglio cosa è successo. La Guardia di Finanza ha scoperto un sito di rifiuti speciali in una zona aperta, senza permesso, in assenza di protezione del suolo, con un rischio elevato di inquinamento.
Una delle due società senza autorizzazione imbottigliava detersivi locali non idonei scaricando gli scarti di lavorazione dentro le fognature.
Altri controlli hanno permesso di accertare che le società, tramite lavoratori in nero, lanciavano sul mercato detergenti e gel igienizzanti.
Tali prodotti oltre a non aver l’autorizzazione dal Ministero della Salute, sull’etichetta riportavano anche notizie false in grado di creare confusione nei consumatori relativamente al possesso di proprietà disinfettanti.
Cercola, sequestrate due aziende imbottigliavano detersivo per gel igienizzante a insaputa dei consumatori
Conclusi i controlli, le Fiamme Gialle hanno sequestrato una discarica abusiva con all’interno circa 750 KG di rifiuti speciali, contenenti gli scarti della lavorazione dei detergenti e 1000 litri di prodotti in gel.
Il business dei gel disinfettanti, infatti, in questo momento di pandemia è molto remunerativo, perché sono difficili da reperire sul mercato, a causa della forte richiesta.
I rappresentanti legali delle due aziende accusate per violazioni, Melito di Napoli 65 anni e un 64enne di Portici sono stati denunciati.
Ora si sta cercando di capire quanti prodotti illegali siano già presenti sul mercato. In questi giorni, salvo imprevisti, sicuramente si saprà di più cosi da allertare i negozi ed eliminare immediatamente i prodotti dagli scaffali.
Conclusioni
Colpo grosso quella della Guardia di Finanza che ha sventato una vendita di milioni di prodotti non idonei. L’attività rientra nell’ambito di controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale della Finanza di Napoli.
I falsi detergenti avevano sul retro un simbolo uguale a quello della Croce Rossa cosi da confondere gli acquirenti sull’effettiva sicurezza del prodotto che acquistavano.
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Photo via evidenza : ilgazzettinovesuviano