Ciao Darwin, il concorrente Gabriele Marchetti nella giornata di ieri ha rilasciato una lunga intervista dopo l’incidente che l’ha visto protagonista nel programma. Tutti i telespettatori ricorderanno quello che è accaduto il 17 aprile del 2019 durante una delle puntate dello show firmato Canale 5.
Sono passati più di tre anni da quando Gabriele a seguito di quel brutto incidente durante uno dei tanti giochi è rimasto tetraplegico. Esso infatti, scivolò sui rulli durante la famosa e divertente prova del ‘Genodrome’, urtando la testa, la schiena e il collo.
Purtroppo per Gabriele Marchetti la corsa in ospedale si è rivelata inutile nonostante un delicato intervento svolto in codice rosso. Dopo una serie di controlli l’esito per il concorrente è stato quello di lesione al midollo osseo con la conseguenza di una paralisi dal collo in giù.
L’uomo ormai tetraplegico a soli 54 anni ha dovuto cambiare completamente la sua vita. Nella giornata di ieri è proprio quest’ultimo a rivelare alcuni dettagli importanti in merito a ciò che è accaduto subito dopo l’incidente e il comportamento di Paolo Bonolis.
Ciao Darwin, Gabriele Marchetti rivela: “Bonolis non mi ha mai cercato”

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex concorrente del programma di Canale 5 ha rivelato il grande rammarico nei confronti di Paolo Bonolis. Il 54enne ha sempre ringraziato i social per il grande sostegno donato nel corso di questi anni ma, ha accusato il noto conduttore di non aver mai fatto un passo verso di lui.
“Sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie Sabrina e mio figlio Simone per lo svolgimento di ogni atto quotidiano” spiega Gabriele.
Quest’ultimo si è poi soffermato nel parlare di Paolo Bonolis: “Paolo Bonolis non mi ha mai cercato per sapere come sto. Neanche persone a lui vicine mi hanno mai contattato. Soltanto qualcuno della produzione all’inizio si è fatto sentire per telefono e per mail con la mia famiglia per conoscere la mia condizione fisica. Si sono messi a disposizione per ogni eventuale nostra necessità. Poi però non ci sono stati altri contatti”.
Nei confronti di ciò che è accaduto c’è in atto un processo che vede ben quattro dirigenti che, sono stati accusati di lesioni gravissime. Essi infatti, avrebbero reso più scivolosi i rulli dove Gabriele e gli altri concorrenti avrebbero dovuto gareggiare.
Inoltre, la piscina che si trovava sotto al ‘Genodrome’ era troppo piccola e quindi non inidonea a garantire la sicurezza per tutti i concorrenti.