Il consumo di pane è in netto calo rispetto al passato. Pensate che, nel giro di pochi anni, si registra un calo del 40% dell’alimentazione di panificati. L’Italia, da sempre patria di pasta e pane, preferisce puntare sul prodotto congelato. Negli altri paesi europei, invece, il consumo è in piena crescita.
Alcune imprese che si occupano di produzione di pane hanno dovuto chiudere. Secondo le statistiche si parla di 1000 punti vendita in meno, mentre per le produzioni ne sono state chiuse circa 3000. Un numero importante, che è destinato purtroppo a crescere.
Il settore della produzione alimentare di pane si trova a fare i conti anche con l’aumento della luce, dell’acqua e del gas. Ognuno di questi aumenti influisce e pesa per una singola azienda.
Ci sono altri due fattori da tenere in conto: anzitutto, la Gdo, che si occupano della vendita di pane fresco come prodotto civetta. In seguito, in tanti hanno deciso di mangiare il pane congelato importato dai paesi dell’Est.
Il consumo di pane a ribasso in Italia: 40%
Portando a “tavola” qualche numero, nel 1980 gli italiani mangiavano fino a 230 grammi di pane per persona. Se arriviamo al 2013, scopriremo che il consumo di pane è calato fino a meno di 100 grammi a testa. Oggi, nel 2019, il consumo di pane è ancor minore.
Oltretutto, a causa degli alti costi di spese, il settore della panificazione ha dovuto aumentare i prezzi del pane. Ne consegue che gli italiani hanno cominciato a preferire i prodotti da forno pronti, come cracker, grissini. Inoltre, in molti decidono di mangiare il pane avanzato.
Il prezzo del pane è aumentato, sì, ma la disparità tra Nord e Sud Italia è evidente. Nella città di Bologna, per esempio, il pane può costare fino a 4,00 euro al kg. Scendendo lungo lo stivale e arrivando a Napoli, scopriremo che il pane al kg ha un costo di 1,90 euro.
Secondo la Coldiretti, solo il 2% degli italiani decide di gettare il pane avanzato. Attualmente le associazioni del settore chiedono al Ministero dello Sviluppo degli aiuti, delle misure a sostegno del loro operato. La valorizzazione dei prodotti da forno italiani non deve andare perduta.