Coppia morta in un dirupo. La vicenda della coppia di Milano morta dopo esser caduta in un dirupo sotto gli occhi della figlia di 5 anni ha sconvolto l’Italia. Immediatamente si è avviata una macchina della solidarietà nei confronti della bambina rimasta improvvisamente senza genitori.
Un’amica della coppia ha avviato infatti una raccolta fondi sul portale Gofundme per aiutare la piccola. “Regaliamo a Martina un futuro”, è il titolo della raccolta fondi: “Nasce per continuare a perseguire la missione di vita di Fabry e Vale, regalare a Martina un futuro felice esattamente come i due genitori avrebbero voluto fosse” – si legge.
In poche ore la raccolta ha ricevuto 1.600 donazioni superando i 66.000 euro. E’ facile immaginare che in breve tempo la raccolta raggiunga la cifra massima stabilita di 100.000 euro.
Coppia morta in un dirupo, i due erano appassionati di montagna
La 35enne Valeria Coletta e il 40enne Fabrizio Martino Marchi già altre volte erano stati sulla Presolana, in quel belvedere chiamato “Salto degli sposi” che si trova nel comune di Angolo Terme, nel Bresciano. Erano appassionati di montagna e domenica erano lì in compagnia di amici. Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti il terreno era ghiacciato e la coppia non indossava scarpe adatte.
Per questo la donna è scivolata su una lastra di ghiaccio cadendo in un dirupo. Il marito nel tentativo di salvarla è precipitato assieme a lei. La figlia di 5 anni ha visto tutta la scena.
Lo choc e allo stesso tempo l’ingenuità della bambina dinanzi alla tragedia sono stati testimoniati da uno dei soccorritori che si è recato per primo sul luogo dell’incidente: “Abbiamo raggiunto la bambina e la coppia di amici, eravamo in tre: loro si sono calati nel dirupo per raggiungere i genitori, mentre io sono rimasto vicino alla bambina ai due amici – ha raccontato al quotidiano “L’Eco di Bergamo” Gianluca Dovina, volontario del Soccorso alpino –
“Neppure gli adulti si rendevano conto della gravità di quanto accaduto. Io avevo il compito di portarli via da lì, ma non volevano: la bambina mi diceva che voleva aspettare la sua mamma e il suo papà”.