Corinna Schumacher ormai da tanti anni non sta affrontando una situazione facile per via del bruttissimo incidente che ha segnato completamente la vita del campione. Michael infatti, non è più lo stesso e sono circa 10 lunghi anni che la sua compagna di vita cerca di proteggerlo dal gossip ma soprattutto dalla cattiveria di alcune persone.
La donna da sempre al suo fianco l’ha assistito in ogni tappa fondamentale della sua vita fino ad arrivare al tragico e fatidico momento. Nonostante l’incidente che ha cambiato totalmente la quotidianità del campione, Corinna non l’ha mai abbandonato o lasciato solo.
Un grandissimo amore, rispetto e tanto affetto è ciò che lega la donna a Michael che protegge da tutto e da tutti con le unghie e con i denti. Di recente però, a confessare quanto sia difficile e la difficoltà che sta affrontando la donna è stato il suo amico Eddie Jordan.
Quest’ultimo come il resto della sua famiglia non avrebbe mai immaginato come il ruolo di Corinna potesse diventare di vitale e fondamentale importanza. Tutto è sulle sue spalle partendo dalle scelte più semplici a quelle più complesse per salvaguardare la privacy di suo marito.
Corinna Schumacher, la verità nascosta: “Da 10 anni lo proteggo”

Eddie Jordan è un amico della coppia ormai dal 1991 e fu proprio lui a dare la possibilità a Michael di entrare nella F1. Quest’ultimo in poche e semplici righe ha voluto descrivere la vita che sta portando avanti la donna, definendola “prigioniera” del suo stesso ruolo di madre, moglie e “assistente”.
Intervistato al “The Sun” Eddie ha affermato: “Questa è stata la situazione più orribile per Mick e Corinna. Sono passati quasi dieci anni e lei non è stata in grado di andare a una festa, a pranzare in un ristorante oppure in qualsiasi altro posto pubblico. È come una prigioniera perché tutti vorrebbero parlarle di Michael quando in realtà non ha alcun bisogno che gliene ricordino di continuo la condizione”.
Da diversi anni Corinna ha evitato a qualsiasi paparazzo e amico non stretto di poter entrare in casa e salutare Michael. Questo per salvaguardare la sua privacy e la sua salute sia fisica che mentale in condizioni molto delicate.
“Non sono stato in grado di andare a vedere Michael, la famiglia mi ha detto: Ti vogliamo bene Eddie e siamo stati molto vicini per tanto tempo, ma abbiamo bisogno della privacy e della salvaguardia di Michael” ha terminato Eddie al giornale.