Coronavirus in autunno. E’ iniziato l’autunno e con essa porta tutte le preoccupazioni per un possibile aumento di contagi da coronavirus dovuto all’abbassamento delle temperature. Diversi studi hanno accertato che umidità, temperature e velocità del vento possono influire sulla trasmissione del covid19.
Si è visto inoltre che un altro fattore critico per la trasmissione del virus contenuto nelle goccioline di saliva che sprigioniamo è l’evaporazione.
Lo hanno spiegato alcuni ricercatori sulla rivista Physics of Fluids. I ricercatori hanno analizzato il legame tra l’evaporazione delle goccioline di saliva e le particelle di coronavirus con modelli informatici sulle dinamiche dei fluidi e l’effetto delle condizioni ambientali.
E si è scoperto che le alte temperature e la bassa umidità aumentano i tassi di evaporazione delle goccioline di saliva contaminata riducendo così in modo significativo la diffusione del contagio.
Altri fattori importanti sono la distanza percorsa e la concentrazione di goccioline, anche ad alte temperature se l’umidità è alta, e la velocità del vento.
Questo spiega perché anche a luglio il numero di nuovi positivi in zone calde ma molto umide come ad esempio l’India è aumentato vertiginosamente.
Coronavirus in autunno: allerta per possibile nuova seconda ondata
Ora le basse temperature, l’umidità e il vento potrebbero far scattare l’allerta per una possibile seconda ondata facilitata da condizioni climatiche favorevoli alla diffusione del covid19.
Al momento la curva dei contagi in Italia resta ancora stabile con la giornata di ieri che ha fatto registrare 1640 nuovi positivi a fronte di 103.696 tamponi.
La regione più colpita resta sempre la Campania con 248 nuovi casi. Non erano mai stati eseguiti così tanti tamponi in soli 24 ore.
Il Ministro della Salute Speranza ha annunciato che l’obiettivo è aumentare ancora di più il numero di test entro le prossime settimane. E’ fondamentale tracciare subito nuovi possibili focolai e circoscriverli affinché non si diffondono in modo rapido.