Non ci sono miglioramenti per quanto riguarda lo stato di salute di Davide Ferrerio ormai in coma da diversi mesi. La tragedia avvenuta dopo uno scambio di persona ha così segnato per sempre una famiglia gettandola nello sconforto e nel dolore totale.
Mentre il giovane si trova in coma, in carcere ci sono Nicolò Passalacqua di 31 anni mentre resta in attesa di concorso anomalo anche Andrej Gaju e Anna Perugino. Quest’ultime non sono altro che la mamma e la giovane 17enne che aveva ricevuto dei messaggi anomali da un ragazzo, scambiato per Davide.
La famiglia Ferrerio ormai da diversi mesi prega che il giovane Davide possa risvegliarsi ma purtroppo tutto risulta ancora vano. Di recente a dimostrare tutto il suo dolore, la sofferenza ma soprattutto la mancanza del ragazzo, è proprio suo fratello Alessandro.
Il fratello nella giornata di ieri a Fanpage, ha spiegato come la famiglia sia completamente cambiata da quando il giovane Davide si trova in ospedale. Le sue parole infatti, hanno lasciato i lettori senza parole che, stanno seguendo e pregando per il 21enne.
Davide Ferrerio in coma, le tristi parole del fratello: “C’è sempre la speranza”

Alessandro Ferrerio ha spiegato a Fanpage: “Ogni giorno alle due e mezza, cascasse il mondo, con la mia famiglia abbiamo questo appuntamento drammatico per andare da mio fratello in coma irreversibile al decimo piano dell’Ospedale Maggiore, in Rianimazione”.
“Io gli parlo, lo abbraccio, guardiamo insieme le partite del Bologna, gli descrivo le azioni e ascoltiamo musica. Tutto questo sperando che magari, chissà, una parte del suo cervello possa innescare un meccanismo di ricordo per qualcosina di piacevole”.
Il fratello di Davide non perde la speranza: “C’è sempre la speranza che prima o poi possa svegliarsi, però direi una bugia se non dicessi che un po’ l’abbiamo persa. […] Ci siamo annullati come famiglia, completamente”.
La famiglia spera ancora che un giorno Davide possa svegliarsi o che possa accadere un vero e proprio miracolo. Alessandro afferma: “Sei mesi sono tanti. Tutti ci dicono che c’è gente che si sveglia anche dopo due o tre anni, ma come? Se dovesse svegliarsi l’unica cosa che potrebbe fare è muovere solo gli occhi. È tutto troppo difficile. Tutto troppo ingiusto, non è vita. Noi non viviamo senza Davide”.
Lui come tutta la sua famiglia, gli amici, i parenti e gli italiani che stanno seguendo con grande apprensione ciò che è accaduto a Davide con la speranza di poterlo nuovamente veder sorridere.