Nel tardo pomeriggio di ieri si è svolta la sentenza del gup di Crotone che ha condannato Nicolò Passalacqua e una pensa di 10 anni e 4 mesi di carcere per aver mandato in coma irreversibile Davide Ferrerio. Una sentenza arrivata dopo lunghi mesi di attesa e che finalmente ha resto, seppur in parte, la giusta pena nei confronti di quest’ultimo.
A distanza di poche ore da quanto accaduto a rilasciare delle importanti affermazioni è la stessa mamma di Davide, Giuseppina Orlando. Quest’ultima infatti, ha compreso e accettato la scelta da parte dello Stato rilasciando importanti e inaspettate dichiarazioni.
A parlare di quanto accaduto anche il fratello Alessandro che, nel corso di questi mesi lottato fino alla fine per ottenere la verità. Una sentenza importante che, ha segnato un nuovo capito per la giustizia di Davide.
Davide Ferrerio, Passalacqua condannato a 20 anni: le parole della mamma Giuseppina

A rilasciare alcune parole subito dopo la sentenza è la mamma di Davide, proprio come riportato da Fanpage. Quest’ultima ha affermato: “Un po’ di giustizia è stata fatta. Il dolore è talmente lancinante, disumano, assurdo che non riesco a pensare ad altro perché non c’è niente”.
“C’è semplicemente un ragazzo, un principe perché era il nostro principino, a cui è stata tolta la vita inutilmente. Adesso ci sarà il processo alla mandante e al suo compagno. Spero che anche loro vengano condannati a una pena esemplare”.
Il fratello Alessandro ha poi affermato: “Siamo soddisfatti perché comunque con il rito abbreviato una condanna di 20 anni e 4 mesi per tentato omicidio è una condanna importante. Condanna che non ci potrà ridare Davide che mi manca tanto. Scambierei volentieri la libertà di Passalacqua con la vita di mio fratello”.
A rilasciare il suo parere anche Gabriele Bordoni ovvero il difensore della famiglia: “È la risposta massima che poteva dare un giudice di fronte a quello che è il capo di imputazione e il rito prescelto. Anche l’aver accolto integralmente la nostra richiesta risarcitoria dà il senso di una risposta forte di un Paese civile contro la brutalità insensata e questo ricostruisce un minimo di serenità”.
“La famiglia di Davide rimane straziata e colpita per sempre, ma non si è sentita abbandonata dalla giustizia e da quella parte civile del Paese alla quale vuole riferirsi. La risposta c’è stata, ne sono lieto nell’interesse della famiglia” termina il legale.