Decreto aiuti, novità sul tema pensioni ecco cosa potrebbe cambiare. L’assegno della pensione più alto per andare incontro agli aumenti legati all’ inflazione. E’ questo sostanzialmente quanto ha fatto nei giorni scorsi Draghi spiegando quindi ai sindacati anche di voler in qualche modo anticipare quella che è stata la tanto annunciata rivalutazione delle pensioni.
Pare che questa fosse stata prevista per il prossimo mese di gennaio 2023, ma a quanto pare potrebbe essere anticipata.
Proprio nei giorni scorsi il governo Draghi pare fatto sapere in qualche modo che questa rivalutazione dell’assegno sarebbe stata anticipata al secondo semestre 2022, dunque proprio in queste settimane,
Decreto aiuti, cosa cambia sul tema pensioni
Non si tratta di indiscrezioni ma di informazioni piuttosto certe perché dichiarate dal Premier Draghi. Quest’ultimo ha fissato alcuni punti di cui ne ha parlato nel corso di alcuni incontri che ha avuto con i sindacati.
In qualche modo la caduta del governo ha rallentato un po’ le procedure ma non sono cambiati i piani. Si dice che il governo potrebbe anticipare la rivalutazione delle pensioni e potrebbe farlo al più presto senza dover necessariamente attendere il 2023.
“Confermo la volontà del Governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati, le imprese“. Queste le parole di Draghi dichiarate ai sindacati CISL CGIL UIL in un incontro che si è tenuto alla presenza anche dei ministri Franco, Giorgetti, Patuanelli Orlando e Brunetta.
“La prossima settimana il Governo conta di portare in Consiglio dei ministri il decreto Aiuti bis. Nel decreto sarà prorogato l’intervento sugli sconti in bolletta per le famiglie in difficoltà”.
“Si anticipano le rivalutazioni delle pensioni da gennaio. Quindi come noi avevamo chiesto interventi strutturali. Non si è parlato di intervento sull’Iva, sul quale noi siamo contrari e c’è un’idea di lavorare per favorire o diminuire la decontribuzione nelle aziende e nei settori che non rinnovano i contratti”. Questo quanto confermato dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Dopo una serie di trattative e di interrogativi possiamo affermare che dal mese di agosto gli stipendi saranno più alti insieme alle pensioni. Addio per sempre al bonus 200 euro che sarà messo da parte con l’arrivo di una misura più duratura che riguarderà tutti.
L’aumento è previso di circa 12 euro mensili per chi ha un reddito di 15 mila euro annui. 27 euro per chi invece ne guadagna 35 mila euro l’annui. Gli aumenti inizieranno nel mese di agosto e per ora, sono previsti fino a dicembre 2022.