La distimia è una condizione. A tutti è capitato nella vita di sentirsi giù di morale e tristi ma per fortuna si tratta soltanto di momenti e per superarli talvolta è necessario soltanto reagire e cercare di migliorare la propria vita.
Ma cosa succede se questo stato d’animo continua a ripetersi giorno dopo giorno, anno dopo anno? Succede che da un semplice stato d’animo si passa a una vera e propria patologia, che prende il nome di distimia.
Una condizione nella quale una persona si trova a dover fare i conti con uno stato d’animo depressivo per almeno 2 anni. Si tratta di una condizione che è ben visibile agli occhi degli altri, così come alla persona che purtroppo ne soffre.
Nonostante abbiano delle caratteristiche comuni, la distimia e la depressione non sono uguali. In quanto nel primo caso la persona negli ultimi due anni di vita non ha trascorso un periodo superiore ai 2 mesi.
Nei quali non abbia presentato almeno due dei seguenti sintomi tra i quali perdita o aumento dell’appetito. Mancanza di energia, fatica, bassa autostima, insonnia o ipersonnia, difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni e sentimenti di disperazione.
Distimia: cos’è
Ma cosa differenzia nello specifico la distimia e la depressione, visto che anche le persone depresse tendono a sentirsi giù di morale per la maggior parte del tempo?
Nonostante, dunque, abbiano delle caratteristiche comuni la distimia si differenzia dalla depressione in riferimento alla durata dei sintomi. Della sofferenza in generale, perché nella distimia la durata è di circa 2 o più anni, mentre nella depressione la durata è di almeno due settimane.
Come già abbiamo detto però, queste due condizioni ovvero depressione e distimia presentano elementi comuni ovvero alcuni sintomi, ma alcuni di questi sono addebitabili soltanto alla prima.
Tra i quali aumento o perdita dell’appetito, disturbi del sonno, fatica e difficoltà a concentrarsi o nel prendere decisioni, insonnia e stato di sofferenza per qualsiasi cosa, perdita di interesse o piacere in tutto o quasi verso le attività di tutti i giorni e per la maggior parte della giornata.
Citiamo anche agitazione, ritardo psicomotorio quotidiano e continuato. Eccessivi sentimenti di inutilità o di colpa. Ricorrenti pensieri di morte o suicidio e talvolta purtroppo anche gravi tentativi e piani vi suicidio portati a termine.
Questi sintomi sono per lo più assenti nella distimia, una condizione nella quale si trova una persona che assiste al deterioramento di sé, ma con la consapevolezza di cercare aiuto per poter uscire da questa tremenda situazione.