Divieti Covid. L’ultimo decreto contro il coronavirus firmato dall’ormai ex premier Giuseppe Conte era diviso in due. Alcune restrizioni avevano una scadenza il 15 Febbraio, altre il 5 Marzo. Quindi tra poco più di una settimana molte restrizioni potrebbero decadere e sarà poi il nuovo governo, molto probabilmente presieduto da Mario Draghi a decidere quali restrizioni mantenere, quali rinnovare e quali, nel caso, cambiare.
Partendo da quelle in scadenza il 15 Febbraio. In quel giorno scadrà il divieto di spostamento tra regioni e province autonome. Se non verrà rinnovato il divieto a partire dal 16 Febbraio sarà quindi consentito di nuovo la libera circolazione su tutto il territorio nazionale. Fino al 15 è invece consentito solo per motivi comprovati di lavoro o di salute.
Divieti Covid, cosa non si può fare fino al 5 Marzo
Fino al 5 Marzo invece saranno in vigore tutte la altre norme inserite nel DPCM come quelle riguardanti bar e ristoranti che saranno aperti fino alle 18 nelle zone gialle con il servizio al tavolo e poi fino alle 22 con l’asporto. Mentre in zone arancione e rosse resteranno aperti solo con asporto per tutta la giornata.
Resterà fino a quella data ovviamente il divieto di assembramento, l’obbligo di indossare la mascherina e il coprifuoco dalle 22 alle 5. Anche i centri commerciali resteranno chiusi i festivi e i prefestivi.
Poi bisogna parlare di quelle attività chiuse ormai da mesi come palestre, piscine e centri scommesse. Il prossimo DPCM dovrà decidere anche le loro sorti. Se ieri il Cts ha dato il via libera alla riapertura delle piste da sci nelle regioni gialle, ora sarà il turno di palestre e piscine, con il Cts che sta esaminando il protocollo per valutare se autorizzare almeno le lezioni individuali.
E anche cinema e teatri chiedono di poter riaprire. Per tutte queste attività però non c’è ancora una data precisa in cui conoscere il proprio futuro.