Una donna in età fertile percepisce spesso dolore alle ovaie, ad entrambe o solamente ad una, ma nella maggior parte dei casi è del tutto normale.
Solitamente si tratta di un fastidio dovuto all’ovulazione, collegato al ciclo mestruale, un disturbo passeggero e non preoccupante.
Nonostante questo è importante che una donna impari a riconoscere i segnali del proprio corpo, in quanto spesso questo dolore si manifesta in un periodo diverso da quello dell’ovulazione.
Ma quali sono le cause del dolore alle ovaie? E quando si ci deve preoccupare?
Una delle cause principali è l’ovulazione, ovvero il rilascio dell’ovulo maturo pronto per essere fecondato. Solitamente questo tipo di dolore si manifesta intorno al quattordicesimo giorno dall’ultima mestruazione e viene accompagnato da perdite di muco trasparente e filamentoso. Il dolore interessa un’ovaia alla volta, ovvero quella che espelle l’ovocita in quel mese, e può anche manifestarsi con fitte che coinvolgono anche l’inguine e la gamba. Dopo l’ovulazione il dolore alle ovaie scompare ma può ripresentarsi durante la mestruazione con crampi al basso ventre.
Un’altra causa del dolore alle ovaie può essere una gravidanza. Poco dopo il concepimento, infatti, può manifestarsi questo fastidio, spesso anche in maniera intensa, ad entrambe le ovaie oppure ad una sola. Durante la gravidanza il dolore si attenua, ma se questo non dovesse succedere e se dovessero presentarsi anche perdite di muco o di sangue potrebbe trattarsi di una gravidanza extrauterina oppure di un aborto spontaneo, per cui è necessario l’intervento immediato del proprio medico.
Il dolore alle ovaie potrebbe anche essere sintomo di problematiche più serie. Per esempio, a volte può essere dovuto alla presenza di cisti ovariche, ovvero delle sacche piene di liquido che possono formarsi all’interno delle ovaie o anche all’esterno. In questo caso il problema può essere scoperto attraverso un’ecografia pelvica.
Se il dolore alle ovaie è associato ad un frequente mal di pancia, al mal di schiena e al mal di reni, può anche essere causato dalla malattia infiammatoria pelvica, patologia sessualmente trasmessa che provoca una pericolosa infiammazione agli organi riproduttivi e che, se viene trascurata, può portare alla sterilità.
Un’altra causa, molto grave, di questo tipo di dolore può essere la presenza di un tumore alle ovaie. Solitamente sia quelli benigni che quelli maligni sono asintomatici fino alla fase avanzata, per questo è opportuno effettuare periodicamente delle visite ginecologiche con ecografia all’addome.
Eseguire test genetici BRCA per scoprire la presenza di mutazioni genetiche legate all’ereditarietà del tumore alle ovaie può rappresentare un’ottima strategia preventiva.
Rivolgersi al proprio medico in caso di dolore alle ovaie rimane sempre la scelta migliore, in modo da avere un consiglio per trovare il giusto rimedio a questo disturbo.
Fonte:
Una donna in età fertile percepisce spesso dolore alle ovaie, ad entrambe o solamente ad una, ma nella maggior parte dei casi è del tutto normale.
Solitamente si tratta di un fastidio dovuto all’ovulazione, collegato al ciclo mestruale, un disturbo passeggero e non preoccupante.
Nonostante questo è importante che una donna impari a riconoscere i segnali del proprio corpo, in quanto spesso questo dolore si manifesta in un periodo diverso da quello dell’ovulazione.
Ma quali sono le cause del dolore alle ovaie? E quando si ci deve preoccupare?
Una delle cause principali è l’ovulazione, ovvero il rilascio dell’ovulo maturo pronto per essere fecondato. Solitamente questo tipo di dolore si manifesta intorno al quattordicesimo giorno dall’ultima mestruazione e viene accompagnato da perdite di muco trasparente e filamentoso. Il dolore interessa un’ovaia alla volta, ovvero quella che espelle l’ovocita in quel mese, e può anche manifestarsi con fitte che coinvolgono anche l’inguine e la gamba. Dopo l’ovulazione il dolore alle ovaie scompare ma può ripresentarsi durante la mestruazione con crampi al basso ventre.
Un’altra causa del dolore alle ovaie può essere una gravidanza. Poco dopo il concepimento, infatti, può manifestarsi questo fastidio, spesso anche in maniera intensa, ad entrambe le ovaie oppure ad una sola. Durante la gravidanza il dolore si attenua, ma se questo non dovesse succedere e se dovessero presentarsi anche perdite di muco o di sangue potrebbe trattarsi di una gravidanza extrauterina oppure di un aborto spontaneo, per cui è necessario l’intervento immediato del proprio medico.
Il dolore alle ovaie potrebbe anche essere sintomo di problematiche più serie. Per esempio, a volte può essere dovuto alla presenza di cisti ovariche, ovvero delle sacche piene di liquido che possono formarsi all’interno delle ovaie o anche all’esterno. In questo caso il problema può essere scoperto attraverso un’ecografia pelvica.
Se il dolore alle ovaie è associato ad un frequente mal di pancia, al mal di schiena e al mal di reni, può anche essere causato dalla malattia infiammatoria pelvica, patologia sessualmente trasmessa che provoca una pericolosa infiammazione agli organi riproduttivi e che, se viene trascurata, può portare alla sterilità.
Un’altra causa, molto grave, di questo tipo di dolore può essere la presenza di un tumore alle ovaie. Solitamente sia quelli benigni che quelli maligni sono asintomatici fino alla fase avanzata, per questo è opportuno effettuare periodicamente delle visite ginecologiche con ecografia all’addome.
Eseguire test genetici BRCA per scoprire la presenza di mutazioni genetiche legate all’ereditarietà del tumore alle ovaie può rappresentare un’ottima strategia preventiva.
Rivolgersi al proprio medico in caso di dolore alle ovaie rimane sempre la scelta migliore, in modo da avere un consiglio per trovare il giusto rimedio a questo disturbo.
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