Erano le 6 del mattino, quando una donna in stato di gravidanza, grazie agli aiuti per via telefonica del pronto soccorso, è riuscita a salvare la vita al marito, a pochi giorni di distanza, nella stessa zona, è accaduta una storia simile confermano un vero e proprio “doppio miracolo” in provincia di Massa.
Il primo si chiama Alessandro ed ha poco meno di 40 anni, mentre il secondo si chiama Marco ed ha 50 anni. I due uomini hanno vissuto una storia molto simile, entrambi salvati dalle rispettive mogli grazie alle manovre rianimatorie che avevano imparato tramite dei corsi.
In seguito, vi racconteremo queste due storie tanto simili da renderle quasi inverosimili. Inoltre, quello che leggerete nelle prossime righe renderà onore ai soccorsi italiani, oltre che importanti i corsi di primo soccorso a cui tutti dovrebbero partecipare.
Doppio miracolo a Massa: Due moglie salvano i propri mariti
Il primo si chiama Alessandro ed erano circa le 6 del mattino, quando sua moglie Amalia che portava in grembo il loro figlio, nota come il marito avesse il respiro affannato. Subito dopo si accorge come fosse in uno stato d’incoscienza.
La donna operava come volontaria con i malati di Alzheimer, ed aveva partecipato al corso Bls per le manovre cardio rianimatorie, senza perdere tempo le ha subito messe in pratica. Amalia ha poi raccontato come: “Prima di tutto, come avevo imparato, ho chiamato i soccorsi. I medici dall’altra parte della cornetta sono stati speciali, mi hanno guidata, sostenuta”.
Grazie al corso e agli aiuti telefonici dei soccorsi, è riuscita a portare suo marito sul pavimento nonostante il pancione, ed ha iniziato il massaggio cardiaco fino all’arrivo del personale sanitario. Amalia ha poi raccontato: “Sono stati rapidissimi, hanno continuato a massaggiare, quindi a defibrillare mio marito. Poi siamo arrivati all’ospedale del Cuore, sapevamo di essere nel luogo più sicuro. Sono stati tutti straordinari”.
La seconda storia vede come protagonista Eleonora e Marco. La prima, è stata svegliata dal respiro affannoso del compagno, non appena ha capito cosa stesse accadendo, ha subito agito. La donna ha poi raccontato: “Qualche anno fa nell’ambito di un corso di salvamento in mare, ho imparato le manovre cardiorespiratorie. Appena ho capito che Marco stava male, ho chiamato il 112, quindi praticato il massaggio fino all’arrivo dei soccorsi. Poi siamo arrivati all’ospedale del Cuore dove tutto il personale è stato meraviglioso. Marco è stato operato e adesso sta bene”.
Il suo supporto è stato decisivo per il salvataggio del marito Marco, proprio come lo è stato quello di Amalia per salvare Alessandro. Questo fattore è evidenziato anche dal dottore di cardiologia dell’ospedale del Cuore, il dottor Umberto Paradossi.
Quest’ultimo, ha appunto dichiarato che: “In caso di arresto cardiaco, se non si interviene con le manovre respiratorie le probabilità di sopravvivenza si riducono ogni minuto e dopo cinque sono solo del 50%”. Per questo, visto che in Italia ogni anno circa 60mila persone colpite da arresto cardiaco ed appena il 20% all’interno di strutture sanitarie, aggiunge Paradossi, “è fondamentale che la popolazione impari a riconoscere un arresto cardiaco. Ad allertare immediatamente i soccorsi e ad eseguire le prime manovre di rianimazione”.