DPCM Draghi. Il prossimo 6 Marzo entrerà in vigore il nuovo DPCM, il primo emanato dal nuovo governo Draghi, che resterà in vigore per 30 giorni fino al 6 Aprile. Non ci saranno grosse novità rispetto al precedente decreto. Continueranno le restrizioni e i divieti anche per il giorno di Pasqua.
Chi poneva fiducia su una graduale riapertura soprattutto in quelle zone dove il virus circola di meno dovrà attendere ancora. Il ministro della Salute Roberto Speranza ieri in Parlamento ha fatto capire chiaramente che non è ancora il momento di allentare le restrizioni:
“Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio, vediamo la luce in fondo al tunnel e non possiamo abbassare la guardia” – ha detto. Del resto le varianti del virus sono sempre più diffuse, l’Rt si appresta a superare la soglia dell’1% e le terapie intensive in 5 regioni sono sopra la soglia critica del 30%. Per questo non si può abbassare la guardia.
DPCM Draghi confermerà la maggior parte delle misure
Ritornando al nuovo DPCM che entrerà in vigore la prossima settimana, non ci saranno grosse variazioni. Confermati il sistema a fasce regionali e i lockdown localizzati. Il divieto di spostamenti tra le regioni è già in vigore fino al 27 marzo, ma è probabile che venga esteso al 6 aprile. Per ora è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione e in questa definizione rientrano anche le seconde case. Ma nei territori che vengono definiti zona rossa questa possibilità verrà esclusa e comunque è probabile che lo spostamento continui ad essere ammesso solo per due persone più eventuali figli minori di 14 anni.
Nonostante le richieste di alcune regioni e leader di partito, è probabile che resterà il divieto di apertura serale per bar e ristoranti. Rimarranno chiuse anche palestre, piscine, teatri e cinema. Per i musei si starebbe lavorando per chiederne la riapertura anche nei giorni festivi nelle zone gialle.