Dpcm del 25 ottobre e la morte della ristorazione italiana. Purtroppo da diverse ore la situazione è piuttosto preoccupante nel nostro paese, per via delle tante risse e proteste scoppiate in tutta Italia. A risentire maggiormente delle ultime misure restrittive, sembra sia stato il settore della ristorazione.
Ancora una volta, bar e ristoranti di tutta Italia si trovano a dover affrontare un momento di forte crisi per via della pandemia da Coronavirus. L’ultimo Dpcm varato dal Governo Conte, impone nuovi divieti ed orari di apertura e chiusura.
I bar e ristoranti dovranno chiudere i battenti alle ore 18.00 e potranno riaprire soltanto alle prime ore del giorno successivo. I ristoranti e pizzerie potranno continuare a lavorare, ma soltanto con consegna a domicilio e asporto.
Dpcm, lo chef Massimo Bottura avanza delle proposte
Molti ristoratori stanno protestando da diverse ore in molte città italiane. Da qualcuno di loro sono anche arrivate delle proposte. Tra tutte, a primeggiare pare sia stata la proposta di Massimo Bottura, lo chef stellato tra i più noti del nostro paese.
Secondo quest’ultimo, questa intrapresa dal governo non è la strada giusta da percorrere. Per questo motivo lo chef ha avanzato delle proposte per cercare di aiutare e rilanciare questo settore in forte crisi.
“La forza principale che ci ha sempre sostenuto è il sogno, non il guadagno. Oggi, senza liquidità, perché in tanti continuano a sognare con l’incasso giornaliero, molti non ce la faranno e il paese perderà una delle colonne portanti della sua identità“.
Queste le parole dello chef Bottura propone la chiusura serale almeno alle ore 23.00, liquidità in parametro ai fatturati, cassa integrazione fino alla stabilizzazione del turismo europeo.
Lo chef chiede poi la decontribuzione 2021, visto che per il 2020 i ristoratori hanno adempiuto in pieno. Infine, l’ultima proposta dello chef stellato prevede l’abbassamento dell’aliquota Iva al 4% per il prossimo anno.
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