È morta Liliana De Curtis, la figlia dell’indimenticabile Antonio De Curtis, in arte Totò e Diana Rogliani. La famosa attrice nonché scrittrice si è spenta all’età di 89 anni all’interno della propria abitazione di Roma.
Quest’ultima nata dal grande amore tra il famoso attore e sua moglie Diana, venne battezzata Liliana proprio in omaggio a Liliana Castagnola, ovvero ad una donna a cui suo padre era particolarmente legato e che, aveva perso la vita proprio per quest’ultimo.
La vita di Liliana è stata contornata da grandissimi successi grazie ai suoi meravigliosi libri biografici dedicati a suo padre. Oltre ad essere una grande scrittrice, la donna seguì le orme del genitore gettandosi a capofitto nel mondo della recitazione.
Essa infatti, prese parte a diversi film come ‘San Giovanni Decollato’ e ‘Orient Express’. Liliana però non si è mai fermata e dopo aver vestito i panni di attrice, ha curato il documentario ‘Io lo conoscevo bene’ per Rai 3 dove, ha avuto la possibilità di collaborare con Ninetto Davoli e Giacomo Furia.
È morta Liliana De Curtis, la figlia di Totò

Un Totò al Giorno, Facebook
La sua carriera artistica contornata di grandissimi successi le ha dato la possibilità di conoscere e poi sposare il produttore cinematografico Gianni Buffardi, nel 1951. Dalla loro grandissima storia d’amore sono nati i loro due figli Antonello e Diana, quest’ultima poi morta nel 2011 a causa di una lunga e grave malattia.
La fine del suo primo matrimonio l’ha poi portata a risposarsi con Sergio Anticoli da cui è nata sua figlia Elena. Quest’ultima per omaggiare il nonno ha deciso di fondare negli scorsi anni il famoso brand ‘Caffè di Totò’.
Tra i primi a salutare per l’ultima volta Liliana De Curtis è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris affermando: “Ho un ricordo affettuoso di Liliana De Curtis. Con la quale decidemmo di realizzare nel 2017 la mostra su Totò in occasione dei 50 anni dalla morte del principe della risata. Sono vicino ad Elena e alla sua famiglia”.
Liliana De Curtis negli ultimi anni si stava battendo per realizzare il museo di Totò. Interrogando più volte il Comune di prendere in considerazione il suo progetto. Al suo interno infatti, sarebbero stati esposti i costumi, gli scritti e gli oggetti appartenenti al grandissimo principe napoletano della risata.