È morta Michela Murgia, la famosa scrittrice e attivista che da tempo combatteva contro il tumore al rene. Si è spenta così poche ore fa a soli 51 anni che la scorsa settimana aveva deciso di convolare a nozze con suo fidanzato Lorenzo Terenzi.
Quest’ultima aveva deciso di condividere la propria malattia ma soprattutto i suoi ultimi mesi di vita con tutti i suoi fan. L’era stato diagnosticato un tumore al rene al quarto stadio per cui, aveva deciso di non combattere più.
Una malattia che ha lasciato fare il suo corso fino alla giornata di oggi quando, si è spenta accanto alla sua famiglia. Un dolore grandissimo che ha segnato profondamente tutte le persone che da tempo la seguivano con affetto e con preoccupazione.
È morta Michela Murgia, la scrittrice e attivista aveva un tumore al rene

Michela Murgia aveva 51 anni ed era di origini sarde, era una scrittrice ed attivista che aveva segnato fortemente il dibattito pubblico degli ultimi anni, grazie alle sue posizioni politiche e femministe.
Dopo aver segnato fortemente il campo letterario, in cui era entrata a gamba tesa nel lontano 2006 con la pubblicazione, per Einaudi, del romanzo autobiografico “Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria”.
All’interno di questa autobiografia raccontava le sue vicende lavorative da cui Paolo Virzì ha tratto il film “Tutta la vita davanti”, seguito poi da “Accabadora” che vinse il Premio Campiello.
Fu il primo di una serie di libri con la quale ebbe un grande successo, alternandosi tra romanzo e saggio, in cui spazia tra i temi passando dalla religione alla politica fino al femminismo. È stata una delle principali agitatrici culturali, esponendosi alle critiche della destra che negli ultimi anni era diventata il suo obiettivo da combattere.
L’ultimo libro da lei scritto è stato “Tre ciotole”, opera in cui aveva deciso di tornare alla forma non saggistica a 8 anni da Chirù, ma intanto Murgia era stata molto attiva. Aveva anche collaborato ad un podcast assieme a Chiara Tagliaferri, Morgana, diventato anche un libro di successo.
Murgia aveva anche scritto opere saggistiche come “Ave Mary. E la chiesa inventò la donna” tornando così a parlare di religione, lei laureata in Teologia, poi “Istruzioni per diventare fascisti”, “Stai Zitta, e altre nove frasi che non vogliamo sentire più” e “God Save the Queer. Catechismo femminista”.
Era impegnata anche come editorialista, difatti dal 2021 ha curato la rubrica dell’Espresso L’antiitaliana, che in precedenza era in mano a Giorgio Bocca e poi di Roberto Saviano. Nel 2023, era stata nominata Cavaliera delle Arti e delle Lettere in Francia.