Sofia Sacchitelli è morta a soli 23 anni dopo aver lottato fino alla fine la sua battaglia contro un tumore al cuore molto raro in tutto il mondo. La giovane ragazza nel corso degli ultimi mesi aveva condiviso in rete la sua battaglia, cercando di sensibilizzare alcune malattie rare ignorate e rimaste in silenzio per troppo tempo.
La 23enne era una studentessa di Medicina premiata anche all’interno dell’Università di Genova con una medaglia d’oro. Quest’ultima era stata ricevuta in seguito al suo “impegno e per il suo altruismo e la sua forza”.
Nei mesi passati Sofia aveva raccontato e condiviso con i propri fan e con tutta l’Italia il raro tumore al cuore che aveva segnato la sua vita. Quest’ultima fino alla fine ha cercato con tutte le sue forze di poter aver la meglio sulla malattia che purtroppo non è riuscita a battere.
La sua morte ha scosso particolarmente l’Italia che nel corso dei mesi aveva imparato ad amarla e a fare il tifo per lei. Un dolore grandissimo quello che tantissime persone stanno provando nei suoi confronti e che hanno voluto dedicarle un pensiero d’affetto.
È morta Sofia Sacchitelli affetta da un tumore al cuore

Nel corso dei mesi la ragazza era diventata un simbolo contro la lotta alle malattia rare tanto da aver creato un’associazione con il suo nome. Essa si chiamava “Sofia nel cuore” ed era stata creata per dare la possibilità alle persone con il suo stesso problema di affrontare con più serenità la loro malattia.
La ragazza si era ritrovata a dover combattere un angiosarcoma cardiaco all’atrio destro ovvero un tumore molto aggressivo che colpisce solamente una persona su tre milioni. I funerali di Sofia si svolgeranno in forma del tutto privata mercoledì 29 marzo nella Chiesa di Santa Teresa in Albaro.
A salutare per sempre Sofia Sacchitelli è stato anche Matteo Bassetti attraverso il suo profilo Facebook. Quest’ultimo infatti, ha voluto dedicarle un lungo messaggio in cui ha scritto: “Sofia ha lottato contro questo male cercando anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle malattie rare”.
“Aveva anche fondato, insieme ad altri, l’Associazione ‘Sofia nel cuore’ per un impegno sociale e di ricerca scientifica su questo tema. Sofia è stata un esempio di coraggio e di forza, oltre che di attaccamento ai valori scientifici e medici. Buon viaggio Sofia…anzi (anche se il destino ti ha privato di questa gioia terrena). Buon viaggio Dottoressa, illumina da lassù la ricerca e lo studio delle malattie rare” termina Matteo Bassetti.