Centinaia sono le persone e i cittadini che nella mattinata di ieri hanno deciso di protestate a Potenza dimostrandosi dalla parte di Elisa Claps. La giovane ragazza morta il 13 settembre del 1993 all’interno della Chiesa della Santissima Trinità in cui, era stata trovata senza vita.
Nel corso di quest’ultime settimane il suo caso è tornato a farsi più vivo che mai all’interno del cuore delle persone proprio grazie alla docu-fiction creata da Rai 1. L’emittente Rai infatti, ha dato vita a “Per Elisa – Il caso Claps” che, ha ottenuto un grandissimo picco di share.
Proprio a seguito di questo, sono tante le persone che hanno ricordato quanto accaduto alla giovane ragazza proprio all’interno della chiesa per mano di Danilo Restivo. Nella giornata di ieri a Potenza tanti i cittadini che si sono presentati davanti alla chiesa per contestare la celebrazione della prima messa domenicale.
Elisa Claps, a Potenza la protesta contro la riapertura della chiesa in cui è morta

Essa è stata riaperta lo scorso 24 agosto a distanza di tantissimi anni dalla sua chiusura. Quest’ultima invece, dal 2 novembre ogni mattina celebra la Santa Messa alle ore 7.30 mentre la domenica alle ore 10.30.
È proprio questo che ha creato fin da subito tantissima rabbia da parte della famiglia Claps ma soprattutto dai cittadini che da anni, hanno a cuore la sua storia. All’ingresso della chiesa si è svolta così una grande protesta nei confronti dell’Arcivescovo Monsignor Salvatore Ligorio.
Esse sono proseguite fino a quando, non è interventi Gildo Claps, nonché fratello di Elisa. È quest’ultimo ad affermare: “In più occasioni, soprattutto in queste ultime settimane ho cercato il dialogo. Però evidentemente c’è una chiusura totale nella curia potentina e purtroppo continuano con l’atteggiamento arrogante e supponente”.
Infine, Gildo afferma: “Non hanno mai scusa a mia mamma Filomena. Abbiamo chiesto semplicemente che prendessero atto, prendessero coscienza, di tutto quello che è avvenuto e per una volta avessero il coraggio di chiedere scusa, per una volta”, continua il fratello di Elisa”.