Una delle domande che ci siamo posti nella vita tutti è la seguente, ovvero “Siamo davvero soli nell’Universo?”. Questa domanda ci pone alla ricerca di altre forme di vita extraterrestri, alieni che possono abitare in altri pianeti.
Tutto questo però ci pone davanti ad una domanda “Chi è Dio?”. Come siamo soliti pensare, perché così ci è stato insegnato.
Dio è colui che sta sopra ogni cosa, ovvero colui che ha dato origine al cosmo e all’uomo, nonché il grande artefice. In filosofia, invece, alcuni sostengono che Dio esiste, mentre molti altri sostengono che Dio non c’è.
Come è facile capire, per la scienza non sembra esistere Dio, considerandolo come un’unica mente che ha dato vita al tutto.
L’Universo e dunque la Terra sarebbero nati soltanto sulla base di meccanismi chimici e fisici. Credere o non credere in Dio, dunque, è soltanto una scelta personale ed è legata alla spiritualità e alla fede di ognuno di noi.
Le prove: l’Universo
Tuttavia, nel corso dei secoli tante religioni hanno venerato il divino, ma ognuno a modo proprio, ma nessuno pare abbia dato delle prove evidenti dell’esistenza di Dio.
Quindi, da sempre siamo soliti credere o non credere a Dio soltanto per pura fede.
A tal riguardo, sembra abbia suscitato parecchio scalpore quanto dichiarato da un noto scienziato americano, ovvero Michio Kaku il quale sembra abbia dato prove dell’esistenza di Dio.
Elaborando la teoria delle stringhe, il fisico pare abbia concluso che nell’Universo non esiste la causalità e che tutto sembra accada seguendo soltanto delle regole ben precise.
Tuttavia, lo stesso annuncia che ci deve comunque essere un qualcuno che le regole le ha fissate e decise. Quella mente sarebbe Dio.
Questa teoria sembra non sia stata condivisa perché non considerata innovativa, perché in passato alcuni scienziati avrebbero affermato che la bellezza dell’Universo non può nascere da un disegno ben preciso.
Secondo Kaku, qualora Dio fosse stato davvero in grado di concepire l’Universo, allora non può che essere un matematico.
Queste dichiarazioni e tesi sembrano riprendere quelle di Albert Einstein, secondo cui chi studia le leggi della natura non può che convincersi del fatto che debba esserci uno spirito superore a quello dell’uomo e che dunque la scienza stessa è la prova che Dio esiste.
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