Fase 2 coronavirus a quando? E’ questa una delle domande che maggiormente ad oggi si pongo tantissime persone. Cerchiamo di capirlo insieme una volta per tutte.
Più passa il tempo più ovviamente ci sarà la riapertura graduale del nostro paese ed è per questo che al lavoro ci sono la task force di scienziati che indicherà al governo il percorso da seguire con l’obiettivo principale di evitare assolutamente ricadute pesanti del virus che ha messo KO tutti.
Nel corso delle ultime ore il Premier Conte ha avuto una riunione di massima in video-chat con il comitato tecnico-scientifico. E’ stato ribadito più volte un concetto che non va assolutamente trascurato: gradualità prima di tutto e prudenza caso contrario ogni sforzo andrebbe vanificato.
Per il presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana il lockdown va fatto in due step: prima le aziende, poi i cittadini. Attualmente, nonostante ciò, per quanto riguarda la fase 2 di certo ancora non c’è niente di preciso.
Solo una semplice ipotesi di lavoro, ovvero: 4 maggio 2020. Tutto dipende dal numero di contagi. L’ultimissimo decreto di Giuseppe Conte scade in data 13 aprile. Fra venerdì e sabato c’è ne sarà uno nuovo, solo lì si saprà tutto.
Fase 2 coronavirus: ecco le ipotesi
Le aziende prima di tutto
Il primo obiettivo fra tutti riguarda senz’altro la riapertura almeno in parte di medie e piccole aziende. In cima fra tutti troviamo le imprese legate alla filiera del settore alimentare e della produzione agricola. Oltre a queste aziende, è possibile che dopo pasqua riapriranno anche le imprese che possono garantire lo smart working, limitando al minimo le presenze negli uffici e sempre rispettando la distanza di almeno un metro tra le scrivanie.
I negozi?
Per quanto riguarda i grandi centri commerciali difficile prevedere per il momento un’apertura. Per gli altri negozi invece è possibile una riapertura già a inizio di maggio, ma sempre tenendo conto delle le regole in vigore oggi per i supermercati, gli alimentari e le farmacie: ingressi scaglionati dei clienti e all’interno del locale una distanza garantita di almeno un metro tra le persone. Non è ancora chiaro se l’apertura avverrà per tutti i settori contemporaneamente o per settori. Maggiori dettagli si avranno nei prossimi giorni.
Eventi sì o no?
La questione più delicata è sicuramente quella inerente agli eventi. Come permettere a milioni di persone di riunirsi? Il tutto ovviamente sarà possibile, ma solamente quando il numero di contagi arriverà a 0. Una situazione che riguarda anche teatri e cinema. Uno dei primi requisiti per riaprire saranno senza ombra di dubbio gli impianti di areazione, che dovranno garantire la purezza di tutto l’ambiente.
Ristoranti e Bar apriranno?
Purtroppo no, come riporta Leggo. Si parla della metà di maggio. Un dramma a tutti gli effetti per i proprietari! Quando eventualmente ci saranno le riaperture i tavoli devono essere posti ad almeno due metri l’uno dall’altro per garantire che il passaggio dei camerieri – che dovranno sempre indossare guanti e mascherine.
Trasporti: ecco la situazione
Un nodo chiave è quello che riguarda tutti i trasporti. Bus, metro e Tram dovranno tassativamente restare a bassissima frequentazione. Per questo si sta pensando alla figura di un controllore a bordo, almeno nel primo periodo: bisognerà usare solamente un sedile ogni due, e se a bordo ci sono un tot di persone, non far salire nessuno. Idem per i treni e altri mezzi di trasporto.